Il federalismo frena l’e-government
Per migliorare le possibilità di svolgere le procedure amministrative in forma elettronica è necessario intensificare la collaborazione tra Confederazione, cantoni e comuni.
Con il progetto «eVanti.ch» la Svizzera spera di recuperare il terreno che ha perso a livello internazionale.
Internet è il futuro? No, internet è il presente, anche se sono ancora in molti a non essersene accorti. La Svizzera, ad esempio, è in ritardo nell’applicazione delle nuove tecnologie all’amministrazione dello Stato.
Quindicesima su diciotto nella classifica europea dell’e-government – l’insieme delle procedure amministrative elettroniche –, la Confederazione non si ritrova certo tra i primi della classe.
Ora questa situazione dovrebbe cambiare. Con l’iniziativa «eVanti.ch», la Confederazione intende promuovere un progetto di governo elettronico su scala nazionale, vale a dire in collaborazione con i cantoni e con i comuni. Obiettivo? Piazzarsi nel primo terzo della classifica entro la fine del 2005.
Un potenziale da sfruttare, parola di Villiger
L’iniziativa «eVanti.ch» – un nome che non significa assolutamente nulla e che si spera non sia di cattivo auspicio – è stata presentata ad un convegno tenutosi a Lucerna il 29 settembre. Nel suo discorso d’apertura, il ministro delle finanze Kaspar Villiger ha posto l’accento sull’enorme potenziale del governo elettronico.
La collaborazione tra i vari settori dell’amministrazione pubblica potrebbe essere snellita ed intensificata. Risultato: procedure meno costose ed informazioni ottenibili più rapidamente.
Ciò rafforzerebbe non solo il federalismo e la piazza economica svizzera, ma migliorerebbe le prestazioni di servizi in favore del popolo. Secondo Kaspar Villiger, per un governo elettronico economico e vicino al cittadino occorre soddisfare due presupposti, ovvero la standardizzazione su vasta scala e l’applicazione a tappeto delle soluzioni sviluppate.
Meno burocrazia per un posto al sole in Europa
L’iniziativa «eVanti.ch» è coordinata dall’Organo strategia informatica della Confederazione (OSIC). L’obiettivo è di aumentare in breve tempo e a bassi costi il numero delle applicazioni realizzate per il governo elettronico.
In modo proporzionalmente inverso dovrebbero diminuire il volume delle procedure burocratiche a carico del cittadino, dell’economia e dell’amministrazione stessa.
Grazie a «eVanti.ch», la Svizzera spera di migliorare la sua immagine e diventare per davvero una società dell’informazione all’avanguardia. Uno degli obiettivi dell’iniziativa è quello di risalire la classifica dei paesi leader in Europa per quanto riguarda il governo elettronico.
Federalismo centrifugo, ma si può collaborare
La strategia di «eVanti.ch» è basata soprattutto su due pilastri. In primo luogo s’intende realizzare una banca dati per il governo elettronico che dia a tutti gli interessati una panoramica su chi in Svizzera sta lavorando a quale idea o progetto, sulle soluzioni che già sono attuate con successo e che possono eventualmente essere riprese.
In secondo luogo sarà necessario misurare regolarmente i progressi fatti nell’attuazione del governo elettronico.
Si dovrà poi combattere contro il principale ostacolo alla diffusione del governo elettronico in Svizzera, vale a dire il sistema federalista. Diversamente dagli altri Paesi europei, la responsabilità per il Governo elettronico in Svizzera è attribuita ai Cantoni.
Soluzioni che vanno oltre i confini cantonali o addirittura comunali sono difficili da realizzare. Nella complessa struttura amministrativa con i suoi numerosi attori, le soluzioni isolate sono ancora ricorrenti. A «eVanti.ch» il difficile compito di cambiare questa situazione.
swissinfo e agenzie
Con l’iniziativa «eVanti.ch» la Confederazione intende promuovere su scala nazionale, in collaborazione con cantoni e comuni, un progetto di governo elettronico.
L’incontro sul governo elettronico, tenutosi a Lucerna il 29 settembre 2003, inaugura la prima fase del progetto «eVanti».
La giornata lucernese – dedicata in particolare alle informazioni di stampo geografico – ha evidenziato la sensatezza e l’assoluta necessità di una collaborazione rafforzata tra i tre livelli dell’amministrazione federale.
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