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Il futuro su rotaia

Perché il trasferimento sia efficace, la ferrovia deve però migliorare sensibilmente le sue capacità Keystone

Il Consiglio federale stila un primo bilancio positivo riguardo al trasferimento su rotaia del traffico pesante. Per affrontare le difficoltà dei prossimi anni Berna progetta un nuovo piano d'azione.

“Si tratta di un progetto lungo e faticoso, soprattutto fino a che le nuove linee trasversali alpine non saranno entrate in funzione”, ha detto il ministro dei trasporti. Presentando il primo rapporto sul trasferimento del traffico pesante transalpino Moritz Leuenberger ha però sottolineato come l’obiettivo intermedio fissato sia stato rispettato: “Nel 2001 siamo riusciti a invertire la tendenza all’aumento del traffico su strada in atto da molti anni”.

Crescita rallentata del trasporto stradale

L’anno scorso il numero di transiti attraverso le Alpi è aumentato del 3% mentre il tasso medio di crescita negli anni precedenti era del 7-8%. Un risultato che tiene conto della chiusura forzata del tunnel del San Gottardo a causa del tragico incidente occorso in ottobre: in realtà il traffico merci attraverso le Alpi è infatti diminuito del 2,4% rispetto al 2000.

La diminuzione, o meglio: la minore crescita è dovuta all’indebolimento della congiuntura economica, ma anche all’introduzione della tassa sui camion commisurata alle prestazioni e all’aumento del limite di peso dei camion a 34 tonnellate, ha spiegato il ministro. Questi due fattori hanno fatto sì che gli autocarri trasportassero carichi maggiori. Tirate le somme, la quota di trasporto merci su strada è tuttavia nuovamente aumentata a scapito del trasporto su rotaia, e ciò nonostante le ferrovie abbiano fatto registrare risultati positivi.

Servizio ferroviario da migliorare

In effetti anche il trasporto merci su rotaia nel 2001 ha fatto registrare progressi rispetto all’anno precedente. Le spedizioni di container sono aumentate dell’1,7%, il traffico di autotreni completi è cresciuto del 5% e l’autostrada viaggiante ha conosciuto un incremento del 5,5%.

Dati che avrebbero potuto essere ancora migliori se l’economia non avesse rallentato il suo ritmo, ma soprattutto se l’offerta ferroviaria fosse stata all’altezza, soprattutto nel traffico merci internazionale. “La qualità del trasporto su rotaia deve ancora essere migliorato, in particolare sul fronte della puntualità e dell’affidabilità”, ha osservato Leuenberger.

Nuove misure in preparazione

Sul fronte del traffico pesante attraverso le Alpi i prossimi anni si riveleranno particolarmente delicati. Berna intende stabilizzare il volume al livello del 2000 (1,4 milioni di passaggi) entro il 2003 e poi procedere ad una graduale diminuzione fino a 650mila due anni dopo l’apertura della galleria di base del Lötschberg prevista nel 2007.

Misure d’accompagnamento per raggiungere questo obiettivo sono già state predisposte (tra cui lo stanziamento di 2,85 miliardi fino al 2010 per sussidiare l’offerta ferroviaria), ma il governo si sta rendendo conto che l’impresa sta diventando sempre più ardua.

Dal profilo dei costi la strada risulta infatti ancora molto più concorrenziale. Per indurre i trasportatori a scegliere il treno, il Consiglio federale sta preparando un programma d’intervento per migliorare l’offerta ferroviaria, intensificare i controlli sulla strada e aumentare i contributi per la realizzazione di terminals. Progetti che richiederanno ulteriori risorse ma sul cui finanziamento il ministro Leuenberger non ha saputo fornire precisazioni.

Luca Hoderas

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