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Il governo vuole meno tasse per le famiglie

Il sistema fiscale attuale penalizza le coppie sposate, con o senza figli Keystone

Il Consiglio federale vuole correggere la discriminazione fiscale delle coppie sposate, che pagano di più rispetto ai concubini.

Una mossa che arriva un anno dopo il no dei cittadini al pacchetto di riforme fiscali volute dal governo e dal mondo economico.

Messo sotto pressione dal parlamento dopo lo scacco del pacchetto fiscale, il Consiglio federale vuole correggere la discriminazione esistente in materia di imposizione fiscale. In Svizzera, a causa dell’accumulo dei redditi, due coniugi sposati pagano infatti più tasse rispetto a due partner non sposati che vivono insieme.

Anche la commissione economica del Consiglio degli Stati (Camera alta) si occupa proprio questo venerdì di un rapporto legato alla questione dell’imposizione alle famiglie. Il Consiglio federale dimostra dunque di voler agire il più rapidamente possibile, visto l’attivismo del parlamento su questo tema.

Il pacchetto fiscale, rifiutato in votazione popolare il 16 maggio 2004, proponeva tra l’altro l’introduzione dello splitting parziale per le coppie sposate, uno strumento che è venuto a decadere durante i dibattiti al Consiglio nazionale. Un’altra possibile soluzione intermedia potrebbe essere l’introduzione di deduzioni specifiche.

Di una cosa il ministro delle finanze è certo: «Ci vogliono misure immediate», ha ammesso Hans-Rudolf Merz giovedì di fronte ai media. Il Consiglio federale dovrà pronunciarsi sull’argomento in autunno.

Perdite da compensare

Parallelamente al progetto di riforma sarà presentata una variante volta a colmare i disavanzi risultanti dalla correzione del sistema. Si calcola infatti che una correzione determinerà per il fisco in ogni caso una perdita oscillante tra 1,5 e 2 miliardi di franchi.

Merz ha sottolineato in proposito che le perdite di guadagno dovranno essere compensate o riducendo le spese, o rinunciando ad alcune prestazioni, oppure generando delle entrate supplementari.

Nella scorsa sessione estiva, il Consiglio nazionale (camera bassa) ha trasmesso una mozione del PLR (Partito liberale radicale) che chiede l’introduzione dell’imposizione individuale, indipendentemente dallo stato civile del contribuente.

Dato che un cambiamento del genere potrebbe richiedere molto tempo, la Camera del popolo ha anche accettato una mozione del PPD (Partito popolare democratico) che esige, in un primo tempo, misure rapide per appianare le disparità.

Un tema delicato

Hans-Rudolf Merz è cosciente del fatto che la tassazione delle famiglie è un tema delicato, perché tocca direttamente la popolazione. Bisogna dunque chiarire la situazione nel migliore modo possibile, tanto più che il parlamento si deve anche occupare della riforma che riguarda l’alleggerimento fiscale per le imprese.

Il ministro vuole assicurarsi un vantaggio preliminare, in vista di eventuali votazioni popolari. Esiste tra i due progetti un legame politico, ammette Merz, nonostante restino separati da diverse distinzioni tecniche di fondo.


swissinfo e agenzie

L’attuale sistema di tassazione penalizza le coppie sposate, come mostra il seguente esempio d’imposta federale diretta.

Una coppia in cui il marito dichiara un reddito imponibile di 60’000 franchi e la moglie di 40’000 franchi.

Se la coppia non è sposata, ognuno pagherà l’imposta sul proprio reddito, ossia 849 franchi lui, e 284 franchi lei, su di un totale di 1133 franchi.

Stesse cifre per una coppia sposata: per l’accumulo dei redditi la famiglia supera i 100’000 franchi e pagherà dunque un imposta di 2425 franchi: 1292 franchi in più rispetto alla coppia di conviventi.

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