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Il Lussemburgo ridicolizza la Svizzera

Non ci resta che piangere Keystone

Nell'ambito delle qualificazioni ai campionati mondiali del 2010, la nazionale elvetica di calcio è stata battuta in casa 2-1 dal Lussemburgo, reduce da 33 (!) sconfitte consecutive in questo tipo di competizione...

La stampa svizzera è unanime: quella di mercoledì sera a Zurigo è stata una vera e propria disfatta, che rischia di compromettere seriamente il cammino verso la coppa del Mondo che si svolgerà tra due anni in Sudafrica.

Il quotidiano romando Le Matin sottolinea la gravità della sconfitta «contro una squadra di semiprofessionisti», che – secondo il giornale – «pone fine ai sogni di qualifica per i mondiali». Una prospettiva che viene commentata così: «Dopo quanto visto ieri sera, la Svizzera non merita di volare in Sudafrica».

Sulla medesima lunghezza d’onda 24 heures, che ritiene la figuraccia ancora peggiore di quella rimediata nel 1996 a Baku, quando la nazionale fu sconfitta dall’Azerbaijan. «Sotto gli occhi del pubblico allibito, i giocatori diretti da Ottmar Hitzfeld hanno ceduto completamente di fronte all’insignificante Lussemburgo».

«Contro il Lussemburgo, la Svizzera ha forse perso qualcosa di più che il proprio onore. Sono bastati due calci di punizione per mettere in ginocchio una squadra elvetica assolutamente insipida, senza anima né idee», scrive La Liberté.

Secondo il quotidiano friburghese, tutti i reparti della squadra hanno evidenziato preoccupanti lacune, a cominciare dal portiere Benaglio, «forse sopravvalutato». Parole dure anche nei confronti dell’allenatore: «A Zurigo, le sue scelte e la sua gestione della gara sono state sconcertanti. Non osiamo immaginare la reazione dei media se al suo posto vi fosse ancora Köbi Kuhn».

Inghiottiti dal buco nero

Il Tages Anzeiger parla di una «prestazione assolutamente disarmante: chi gioca in questa maniera, non ha meritato nient’altro che la sconfitta». In merito al futuro, il quotidiano zurighese si limita a osservare che «la partita tra un mese contro la Lettonia costituisce già la nostra ultima spiaggia».

Il Blick evidenzia a sua volta l’aspetto grottesco e vergognoso della serata: «Vi sono sempre dei motivi per giustificare una catastrofe sportiva. Ma contro il Lussemburgo no!». Secondo il quotidiano, vi è comunque un aspetto positivo: «Il buco nero ha risucchiato l’intera compagine svizzera. Non resta che sperare di vedere una squadra completamente rinnovata l’11 ottobre contro la Lettonia».

Dal canto suo, la Neue Zürcher Zeitung ricorda che – contrariamente alla tendenza che pareva delinearsi negli scorsi anni – la partecipazione alle fasi finali delle competizione internazionali non è affatto scontata: «La squadra si trova costretta a lottare fino all’ultima partita. Nel migliore dei casi…».

Solo l’inizio del calvario?

La Regione scrive: «Doveva essere una passeggiata, una di quelle partite fatte apposta per rinfrancare il morale (soprattutto dopo un pareggio amaro come quello rimediato in Israele) e rimpolpare la differenza reti. Ed invece, il Lussemburgo si è trasformato nella Corea elvetica, rifilando alla Nazionale di Hitzfeld una sconfitta che rimarrà come un’onta indelebile nella storia del nostro calcio. Al confronto, le magre figure rimediate agli Europei risplendono come piccoli gioielli».

Secondo il quotidiano ticinese, «Una cosa è certa: andando avanti di questo passo non sarà quella con il Lussemburgo l’ultima batosta di una fase eliminatoria che si voleva abbordabile (se non proprio facile) e che dopo due soli appuntamenti si è già trasformata nella via crucis verso il Golgotha dell’eliminazione».

Dal canto suo, il Corriere del Ticino solleva dubbi circa la conduzione tecnica: «Hitzfeld non si è accorto di nulla? Come ha preparato la squadra, apparsa stranita, tesa e insicura, per questa partita? L’imbarazzo è quello dello stesso allenatore, alle prese con una situazione che si è già fatta drammatica e che certamente non aveva previsto, e dei dirigenti della nostra Federcalcio, che non sanno spiegarsi cosa stia accadendo».

Gioia lussemburghese

I giornali del Granducato hanno salutato con comprensibile entusiasmo la storica vittoria ottenuta a Zurigo dalla loro squadra, che prima di battere la Bielorussia nello scorso autunno aveva perso addirittura 55 partite consecutive (33 nelle gare d qualificazioni ai mondiali).

«Favoloso!», e «Incredibile ma vero!» titola in prima pagina Le Quotidien, mentre il Tageblatt si complimenta con i giocatori: «Vittoria sensazionale! Bravi leoni!»

swissinfo

SVIZZERA-LUSSEMBURGO 1-2

Reti: 28′ Strasser 0-1, 43′ Nkufo 1-1, 86′ Lewek 1-2.

Spettatori: 20’500 (stadio del Letzigrund, Zurigo)

Arbitro: Dejan Filipovic (Serbia)

Svizzera: Benaglio; Nef (72′ Vonlanthen), Grichting, Djourou,Magnin; Barnetta,Inler,Stocker; Yakin (65’Abdi); Frei (65′ Lustrinelli), Nkufo.

Lussemburgo: Joubert; Kintziger, Hoffmann, Strasser, Mutsch; Lang (45′ Lewek), Payal, Pe­ters, Bettmer, Lombardelli (76′ Gerson); Kiten­ge (66′ Joachim).

Ammoniti
: 21′ Kitenge, 37′ Hoffmann, 45′ Kin­tziger, 67′ Lombardelli, 79′ Strasser, 79′ Lustri­nelli, 80′ Reiter (in panchina), 87′ Vonlanthen.

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