Il medico di famiglia, un mestiere da rivalorizzare
L'Associazione dei medici di famiglia ha lanciato giovedì un'iniziativa popolare per lottare contro il rischio di una penuria di dottori generalisti nella professione.
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L’iniziativa intitolata “Sì alla medicina di famiglia” vuole ancorare nella Costituzione l’obbligo per Confederazione e cantoni di promuovere questa professione.
In particolare le autorità dovrebbero migliorare la formazione, offrire degli studi e delle infrastrutture adeguate che permettano ai medici di esercitare senza troppe barriere amministrative e professionali, nonché ridistribuire i mezzi a disposizione, ha sottolineato il professore Peter Tschudi, dell’Istituto di medicina di famiglia dell’Università di Basilea.
Secondo i promotori dell’iniziativa, i generalisti rappresentano il pilastro principale del sistema sanitario svizzero e offrono pure il miglior rapporto qualità-prezzo. Un dottore di famiglia può risolvere l’80% dei problemi medici che gli sono sottoposti e i costi prodotti da questa categoria equivalgono al 20% del totale delle spese per la salute, ha osservato Franco Denti, vicepresidente del comitato d’iniziativa.
La professione attira però pochi giovani dottori. La moratoria sull’apertura di nuovi studi medici “ci ha fatto perdere un’intera generazione”, ha deplorato Denti. E la situazione rischia di aggravarsi rapidamente: entro il 2016, la metà dei medici di famiglia attualmente in attività partirà in pensione, ha sottolineato Tschudi.
I promotori dell’iniziativa, sostenuti anche dalla Federazione dei medici svizzeri, vogliono raccogliere le 100’000 firme necessarie entro il primo aprile dell’anno prossimo, data della quinta giornata della medicina di famiglia.
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