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Il mercato del lavoro ristagna

Nel mese di maggio il 3,7% della popolazione attiva era disoccupata in Svizzera Keystone

Secondo il barometro del lavoro Manpower, realizzato in 23 paesi, solo in Svizzera le previsioni relative all'occupazione non lasciano spazio all'ottimismo.

È la prima volta che il mercato svizzero viene preso in considerazione dal sondaggio trimestrale dell’agenzia americana di collocamento temporaneo.

Per il suo barometro trimestrale, Manpower ha interrogato 45’000 datori di lavoro pubblici e privati in 23 paesi: 12 europei, 3 americani e 8 di Asia-Oceania.

Dall’inchiesta, che ha incluso per la prima volta anche l’India e la Svizzera, risulta che in 22 paesi si prevede un miglioramento sul fronte dell’occupazione nel 3° trimestre del 2005.

Note positive giungono perfino dalla Germania, dove il mercato del lavoro era piuttosto depresso da diversi mesi.

Eccezione Svizzera

L’unica eccezione, secondo il barometro di Manpower, è costituita dalla Svizzera.

Solo il 6% degli 809 datori di lavoro interrogati prevede infatti di aumentare i suoi effettivi nei prossimi tre mesi.

L’85% ha intenzione di non procedere ad alcun cambiamento per quanto concerne il numero delle persone impiegate.

Il 6% dei datori di lavoro sul territorio elvetico ha invece previsto di ridurre il suo personale e il 3% non ha potuto rispondere a questa domanda.

Complessivamente, per la Svizzera l’indice Manpower pronostica quindi una stagnazione del mercato del lavoro, confermando le previsioni non molto ottimistiche formulate anche dai principali istituti di ricerche economiche.

La stagnazione della crescita economica, registrata nell’ultimo trimestre del 2004 e nel primo trimestre del 2005, non permetterà probabilmente di rilanciare il mercato del lavoro in Svizzera nei prossimi mesi.

Differenze regionali

Secondo il barometro di Manpower, solo in 4 delle 7 regioni economiche della Svizzera si denota un certo ottimismo sul fronte occupazionale.

Nel Canton Ticino e nella Svizzera centrale si prevede un aumento dell’11% della Previsione netta dell’impiego, la cifra che risulta dalla differenza tra la percentuale dei datori di lavoro ottimisti e quella dei datori di lavoro pessimisti.

Nel Mitteland, la regione che ruota attorno al Canton Berna, la Previsione netta dell’impiego è positiva in misura del 4%, mentre nel Bacino del Lemano si situa sull’1%.

Previsioni negative vengono avanzate invece dai datori di lavoro nella Svizzera nord-occidentale (-2%), come pure nella regione di Zurigo e nella Svizzera orientale (-7%).

Miglioramento nel settore terziario

Tenendo conto invece dei vari settori di attività, in 5 rami economici su 10 si attende un miglioramento del mercato del lavoro.

Tra questi figura innanzitutto il settore agricolo, nel quale la Previsione netta dell’impiego è favorevole in misura dell’11%.

Prospettive positive vengono espresse anche dalle società finanziarie e immobiliari, dalle assicurazioni e dai servizi alle imprese (+6%), come pure nel settore dei trasporti e della comunicazione (5%) e nel commercio (4%).

Gli alberghi e i ristoranti prevedono una stagnazione. Previsioni negative giungono invece dai settori dell’elettricità, del gas e dell’acqua (-1%) e dall’edilizia (-3%).

Paesi europei in coda

Per quanto concerne gli altri paesi, i più ottimisti si rivelano i datori di lavoro di India, Canada, Stati uniti, Taiwan, Nuova Zelanda e Hong Kong, con una Previsione netta dell’impiego che supera addirittura il 20%.

In Cina, Giappone, Singapore, Messico, Norvegia, Svezia e Gran Bretagna l’indice si aggira tra il 10 e il 20%.

Previsioni meno ottimistiche vengono espresse soprattutto dai datori di lavoro europei: Italia e Olanda 3%, Francia e Germania 4%, Austria 5%, Belgio 8%.

La Svizzera, come detto, è il fanalino di coda con lo 0%.

swissinfo e agenzie

Il barometro del lavoro di Manpower è stato realizzato in 23 paesi, tra cui figura per la prima volta anche la Svizzera.
Solo il 6% degli 809 datori di lavoro svizzeri interrogati prevede di aumentare i suoi effettivi nel 3° trimestre del 2005.
L’85% non intende operare alcuna modifica di rilievo.
Il 6% ritiene di dover procedere ad una riduzione degli effettivi e il 3% non ha fornito una risposta.

Manpower figura tra le principali aziende mondiali nel settore delle risorse umane.

Presente in 68 paesi, l’agenzia americana di collocamento del personale dispone di 4’300 filiali e di una clientela di 400’000 imprese.

In Svizzera, Manpower comprende 51 filiali, 300 dipendenti fissi, 16’000 collaboratori temporanei e 6’000 aziende clienti.

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