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Il messaggio di Adolf Ogi in Africa del Sud

Adolf Ogi vuol mostrare che lo sport può cambiare il mondo Keystone Archive

L'ex presidente della Confederazione e ora consigliere speciale ONU per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace, è in visita per 4 giorni in Africa del Sud.

Invitato dal ministro sudafricano dello sport, Ogi parteciperà a workshop, visiterà progetti in vari quartieri degradati ed incontrerà rappresentanti di governo e di ONG.

«La mia missione è di diffondere l’idea che lo sport è uno strumento formidabile, il quale deve essere utilizzato per migliorare la sanità, l’educazione, lo sviluppo e la pace», ha dichiarato Adolf Ogi a swissinfo.

Ricordando che la Coppa del Mondo di calcio del 2010 si svolgerà proprio in Africa del Sud, il consigliere speciale delle Nazioni Unite ha sottolineato che si tratterà di un’occasione importante per parlare dei problemi che affliggono tutto il continente africano (fame, povertà, malattie).

«Ho visto con i miei occhi quello che può fare lo sport per le giovani generazioni. Quando si chiede loro di cosa necessitano, la prima risposta è “qualcosa da mangiare” e la seconda è “una palla con cui giocare”», ha indicato Ogi alla vigilia della sua visita in Africa del Sud.

L’ex presidente della Confederazione è tuttavia cosciente delle sfide e delle difficoltà attuali: «Politicamente parlando, l’Africa è un po’ messa da parte. Ci si focalizza sul Medio Oriente, l’India, il Pakistan o l’Afghanistan, ma molti problemi sono in Africa».

Durante la sua visita di 4 giorni, Ogi parteciperà ad un workshop organizzato dal Ministero dello sport sudafricano e si recherà nelle zone più degradate del Paese per visitare progetti locali.

Un anno di successi

La visita di Ogi si svolge una settimana dopo la sua presentazione, al Segretario generale dell’ONU Kofi Annan, di un rapporto che elenca i risultati ottenuti durante l’Anno internazionale dello sport e dell’educazione fisica 2005.

Il documento evidenzia i successi registrati un po’ ovunque nel mondo e sottolinea il ruolo significativo che può avere lo sport nel raggiungimento – entro il 2015 – degli Obiettivi del Millennio fissati dall’ONU (riduzione della povertà, parità dei sessi, sostenibilità ambientale,…).

«Durante l’anno dello sport, 122 Paesi membri su 191 hanno riferito di aver condotto con successo varie attività», ha detto Ogi, rammentando le migliaia di avvenimenti sportivi, conferenze e progetti in favore di condizioni di vita migliori organizzati nel corso del 2005.

Risultati concreti

Adolf Ogi ha inoltre voluto inoltre evidenziare l’importanza della sostenibilità, della determinazione e dell’impegno a lungo termine. «Non siamo come degli elicotteri che vengono, consegnano il loro carico e poi se ne vanno. Ogni cosa deve essere concreta ed ogni progetto che lanciamo deve essere sostenibile».

A titolo di esempio concreto, Ogi cita i Tutsi e gli Hutu che giocano insieme a calcio (i due gruppi etnici si erano violentemente affrontati durante le guerre in Ruanda) e le partite di cricket tra India e Pakistan, in passato acerrimi nemici. «Oggi le relazioni tra i due Paesi sono molto migliorate».

«Notevoli successi sono stati raggiunti anche in Brasile, dove abbiamo prelevato i bambini dalla favelas per dare loro un’opportunità di giocare e di essere assistiti medicalmente», aggiunge Ogi.

Con la passione e la persuasione – conclude Ogi – abbiamo creato uno slancio che dovrà proseguire anche in futuro. «Questo è l’aspetto più importante».

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione e adattamento: Luigi Jorio)

L’Anno ONU dello sport 2005 si è contraddistinto per una serie di conferenze globali sul legame tra sport e sanità, educazione, pace e sviluppo.
L’evento politico di maggior spessore in Svizzera è stata una conferenza internazionale organizzata in dicembre nella località bernese di Macolin.

Adolf Ogi è stato nominato a capo dell’ufficio ONU di Ginevra per lo Sport al servizio dello sviluppo e della pace nel febbraio 2001.

Ha ricoperto la carica di consigliere federale per 12 anni dal 1988 e a due riprese è stato eletto presidente della Confederazione.

Nel dicembre 2004, ha ufficialmente lanciato l’Anno internazionale dello sport dell’ONU durante una cerimonia a New York alla quale erano presenti Kofi Annan ed il tennista elvetico Roger Federer.

Il mandato di Ogi all’ONU terminerà a fine 2006. Il governo svizzero ha contribuito al finanziamento della sua missione durante il biennio 2005/2006 con 410’000 franchi.

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