Prospettive svizzere in 10 lingue

Il ministro delle finanze per un’IVA più semplice

Hans-Rudolf Merz: «Nessuno riesce più a districarsi in questa selva» Keystone

Hans-Rudolf Merz vuole uniformare il tasso dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), portandolo al 5-6%.

Intervistato dal settimanale «NZZ am Sonntag», il ministro si dice anche d’accordo al ritiro della domanda d’adesione all’UE dopo un sì popolare il 25 settembre.

L’IVA si basa su un sistema molto complicato, che comporta uno sforzo amministrativo intollerabile per le piccole e medie aziende. «Nessuno riesce più a districarsi in questa selva, dove ci sono oltre 27 eccezioni», ha detto Merz nell’intervista.

Il ministro delle finanze vuole presentare ancora nel corso del prossimo inverno un progetto per l’introduzione di un’aliquota IVA unica e per l’eliminazione delle aliquote preferenziali.

Poiché le eccezioni saranno eliminate, l’aliquota potrà essere inferiore a quella standard attuale. «Il mio obiettivo è che la Svizzera abbia presto il tasso più basso d’Europa, tra il 5 e il 6%», ha affermato il consigliere federale. A suo avviso la riforma potrebbe essere portata a termine verso il 2008-2009.

Stimolo per l’economia

Per Hans-Rudolf Merz, la proposta servirà a rendere più attraente la piazza economica elvetica. Il ministro si rallegra in particolare del fatto che l’industria alberghiera, che finora si era battuta strenuamente per ottenere un tasso preferenziale, si sia espressa favorevolmente sul tasso unico. «Ciò mi induce a credere che anche gli altri settori approveranno la riforma».

In effetti, i segnali provenienti da vari settori dell’economia sono a suo avviso positivi, poiché il fastidio burocratico supera al momento le preoccupazioni finanziarie. Sia il settore ospedaliero che quello agricolo hanno avuto reazioni favorevoli alla riforma.

Il ministro ammette però che le misure da lui proposte potrebbero far lievitare dell’1% il costo della vita. «Qui si possono controbilanciare gli effetti negativi con dei sussidi mirati, in forma di prestazioni complementari alle famiglie bisognose».

Ritirare la domanda di adesione all’UE

Nell’intervista Hans-Rudolf Merz si è soffermato anche sulla proposta del presidente del Partito liberale radicale, Fulvio Pelli, di ritirare la domanda d’adesione della Svizzera all’UE se il popolo dovesse dire di sì il 25 settembre all’estensione dell’accordo sulla libera circolazione delle persone.

«Finora questo gesto sarebbe stato un segnale sbagliato e inutile. A Bruxelles avrebbe potuto creare dei malintesi», osserva il ministro delle finanze. Ma se la via degli accordi bilaterali sarà confermata con un sì in settembre, ritirare la domanda diventerà possibile.

Merz non esclude che in futuro una nuova domanda possa essere sottoposta all’UE, anche se personalmente è contrario ad un’adesione. Ma in questo caso, il gesto dovrebbe essere preceduto da un ampio dibattito politico.

Al momento il ministro non vede la necessità di nuovi negoziati bilaterali con Bruxelles. Esistono ancora questioni aperte, in particolare nel settore dei servizi, ma l’estensione della libera circolazione delle persone permetterà di fare dei passi avanti anche in questo ambito.

swissinfo e agenzie

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è una delle principali fonti d’introiti della Confederazione. Nel 2003 l’IVA ha contribuito a quasi un terzo delle entrate.

Il sistema di riscossione è alquanto complicato e si basa su tre aliquote diverse e su 25 eccezioni. Stando ad un recente studio, le aziende hanno enormi difficoltà a calcolare in modo corretto ciò che devono allo Stato in base all’IVA. La Confederazione impiega dal canto suo 170 ispettori per controllare la riscossione dell’IVA.

Le aliquote variano dal 2,4%, ad esempio per i medicinali e i giornali, al 3,6% per l’industria alberghiera al 7,6% dell’aliquota standard.

La Svizzera riscuote l’IVA dal 1995. Prima dell’IVA esisteva l’imposta sulla cifra d’affari (ICA), creata nel 1940 come misura d’urgenza e in seguito mantenuta.Soltanto nel 1993 il popolo svizzero ha approvato l’introduzione dell’IVA, dopo averla respinta per due volte.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR