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Il nipote di Jfk si candiderà per i Democratici al Congresso

Keystone-SDA

Dopo settimane di indiscrezioni Jack Schlossberg ha sciolto la riserva: il 32enne nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy si candiderà al Congresso per il seggio di Manhattan lasciato libero dopo tre decenni dal progressista Jerry Nadler.

(Keystone-ATS) L’annuncio segue le voci, poi smentite, di un duello per quel seggio tra lo stesso Schlossber e un’altra nepo-baby della politica, Chelsea Clinton.

Figlio di Caroline Kennedy, la “Sweet Caroline” di Neil Diamond che da bambina giocava nell’Oval Office, Jack è un provocatore professionista con 1,7 milioni di seguaci sui social. In vista delle primarie 2026 (il 24 giugno) dovrà vedersela con candidati più navigati, tra cui due deputati statali: il 42enne Micah Lasher, ex collaboratore di Nadler appoggiato dall’ex sindaco Michael Bloomberg, e Alex Bores, un millennial coetaneo di Zorhan Mamdani.

Jack, che dalla sua ha il nome, quanto a esperienza nel mestiere di famiglia ne ha assai poca: ha scritto articoli per Vogue durante le elezioni 2024, poi è diventato delegato alla Convention di Kamala Harris parlando, ma molto brevemente, dal podio.

Abrasivi i suoi post: per quelli si è fatto notare. Tra le bestie nere c’è lo zio Robert, figlio di Rfk e ministro della sanità di Donald Trump, da lui sbeffeggiato per la voce roca dovuta a un problema alle corde vocali. Poi Usha Vance, quando lui ha invitato i seguaci a decidere chi è più hot: lei o nonna Jackie?

Jack Bouvier Kennedy Schlossberg è un privilegiato dalla nascita: figlio della cattolica Caroline e del designer ebreo Edwin Schlossberg, è cresciuto negli agi dell’Upper East Side di Manhattan. Scuola privata esclusiva (Collegiate) a differenza del quasi coetaneo Zorhan Mamdani che ha fatto un liceo pubblico, dopo le lauree in legge e economia a Harvard Jack ha passato l’esame da avvocato ma non ha mai praticato. Ha imboccato invece, sulle orme del defunto zio John Kennedy Jr., la via dei media.

Dal 1947 ci sono stati solo due anni in cui un Kennedy non ha avuto un posto nel governo federale. Il 12esimo distretto di New York, dove Jack è nato e cresciuto, è uno dei più ricchi d’America. Nadler, quando hanno cominciato a circolare voci di una candidatura del giovane, l’aveva scoraggiato: il suo successore avrebbe dovuto essere qualcuno con esperienza di servizio pubblico, “e lui non ce l’ha”.

Ma è proprio dall’essere stato snobbato da un veterano di Capitol Hill che la candidatura del nepo-baby si è trasformata in quella di un anti-establishment. Jack, che ha appoggiato Zorhan fin da subito, pensa che quel trionfo auguri bene per la sua campagna anche se New York – ha commentato il rivale Boros – ha appena votato per seppellire la dinastia politica dei Cuomo: “Vedremo come giudicheranno un’altra dinastia”.

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