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Il parlamento dà luce verde ai tagli

Programma di sgravio: tagli dolorosi tra il personale dell'amministrazione federale Keystone

Le due Camere hanno eliminato le divergenze sul piano di risanamento 2004. Soddisfatto il governo: tra il 2006 e il 2008 verranno spesi 4,8 miliardi in meno.

I settori più colpiti – 3,5 miliardi di tagli alla spesa – sono il sociale, i trasporti, il militare, la formazione e la ricerca, l’agricoltura e le relazioni con l’estero.

L’onere della Confederazione dovrebbe ridursi di 4,839 miliardi di franchi tra il 2006 e il 2008. Eliminando le ultime divergenze, il Consiglio Nazionale ha approvato oggi il programma di sgravio 2004 delle finanze della Confederazione (PSg 04). Venerdì, le due Camere lo metteranno ai voti e, salvo clamorose sorprese, il testo dovrebbe essere approvato definitivamente.

L’obiettivo del governo – ridurre il budget per il 2006-2008 di 4,904 miliardi di franchi – è mancato di pochissimo: il testo parlamentare prevede infatti di risparmiare 4,839 miliardi, vale a dire solo 65 in meno del progetto governativo.

Deficit strutturali

Con il piano di risanamento 2004, Governo e Parlamento intendono combattere i deficit strutturali e rimettere in sesto le finanze federali. Nella maggior parte dei casi si tratta di frenare i tassi di crescita della spesa.

Al centro del programma ci sono tagli i 3,515 miliardi nei sei principali ambiti pubblici, vale a dire il sociale, le infrastrutture stradali, la formazione e la ricerca, l’agricoltura e le relazioni con l’estero.

«Il risultato si lascia guardare» ha commentato il ministro delle finanze Hans-Rudolf Merz che giudica il programma equilibrato. Merz ha però aggiunto che è presto per abbassare la guardia. «Con il Psg04 non raggiungiamo ancora una stabilizzazione delle finanze federali». In questo senso, il Consiglio Federale intende, tra l’altro, rivedere i sussidi e riformare l’amministrazione.

Personale alla cassa

Le Camere hanno leggermente corretto le priorità, risparmiando un po’ dai tagli la formazione e i cantoni, e mettendo l’amministrazione federale maggiormente sotto pressione. Entro il 2008 si risparmieranno 150 milioni soltanto alla voce «personale».

A nulla sono valse le proteste dei dipendenti della Confederazione, già minacciati dal programma d’abbandono dei compiti del governo, che si basa sulla soppressione di circa 800 posti di lavoro entro il 2008. «Un programma di risparmio che fa crescere in modo netto la disoccupazione non può essere giusto», ha dichiarato a swissinfo Hans-Jörg Fehr, presidente dei socialisti.

Il parlamento ha anche chiesto economie in più nell’ambito della riforma dell’amministrazione (70 milioni) e dei beni e servizi (75 milioni). Gli uffici federali della protezione della popolazione e delle costruzioni dovranno rinunciare rispettivamente a 15 e a 45 milioni.

In cambio, il contributo a Università e Politecnici federali sarà ridotto solo di 210 milioni, al posto dei 290 chiesti dal governo. In questo modo, questo settore dovrebbe registrare una crescita media di circa il 4% nei prossimi tre anni.

Cantoni e strade

Nell’intento di ridurre i trasferimenti di oneri sui cantoni, il parlamento ha limitato i tagli nel traffico regionale dei viaggiatori a 30 milioni (al posto dei 70 chiesti dal Consiglio federale). Ha anche rinunciato a diminuire di 174 milioni la partecipazione generale alle spese stradali, versata ai cantoni.

I deputati hanno anche mantenuto l’esonero fiscale sugli oli minerali per le imprese di trasporto pubblico e gli agricoltori. A titolo di compensazione, essi hanno deciso di tagliare maggiormente nella manutenzione delle strade nazionali (180 milioni al posto dei 60 previsti dal governo).

Alla fin dei conti, i cantoni subiranno solo lievemente gli effetti del PSg 04. Mentre il Consiglio Federale voleva imporre loro una riduzione media delle spese pari a 16,09 franchi procapite, il parlamento ha ridotto questo sacrificio a 1,88 franchi per abitante.

Opposizione a sinistra

La manovra finanziaria deve ancora superare lo scoglio delle votazioni finali, venerdì mattina. Lo schieramento rosso-verde, che non è riuscito a imporre i propri correttivi, ha già annunciato di opporsi al programma d’austerità.

Il PSg 04 rosicchierà milioni in settori sensibili quali la formazione, l’aiuto allo sviluppo e il personale federale, mentre non si sarebbero volute cercare alternative sul fronte degli introiti, ha criticato Urs Hofmann (PS/AG). Questo allineamento di provvedimenti «insensati e senza priorità», paralizzerà l’impiego e la crescita economica, ha aggiunto Thérèse Frösch (Verdi/BE).

Scontento è stato espresso anche dall’UDC. «Lo scopo della manovra finanziaria di procedere a veri risparmi – ha indicato Bruno Zuppiger (UDC/ZH) – si è perso per strada». A suo modo di vedere, la colpa va attribuita alle lobby dei cantoni e alla sinistra.

Borghesi soddisfatti

Sono state realizzate economie per miliardi di franchi per limitare la crescita dell’indebitamento della Confederazione, ha ricordato Didier Burkhalter (PLR/NE). «Dobbiamo essere soddisfatti», ha aggiunto.

Anche il PPD è di questo parere. «Si è trattato di un esercizio necessario» ha dichiarato a swissinfo la presidente Doris Leuthard, «le finanze federali continuano a versare in condizioni critiche».

swissinfo e agenzie

Il debito della Confederazione potrebbe raggiungere i 126 miliardi di franchi a fine 2005.
A ciò si aggiungono i debiti contratti da cantoni e comuni: a fine 2004 il debito pubblico totale aveva raggiunto i 250 miliardi di franchi.
Nel 2004, la Confederazione ha chiuso i conti con un disavanzo di 1,7 miliardi di franchi, invece dei 3,5 previsti.

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