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Il reinserimento non passa solo dal carcere

Grazie alla tecnologia, la sorveglianza del detenuto è assicurata anche fuori dal carcere Keystone

Bilancio positivo, anche in Svizzera come nella maggior parte dei Paesi europei, dei modelli alternativi di esecuzione delle pene.

Scontare il proprio debito con la giustizia operando per la collettività pubblica favorisce il reinserimento sociale.

I modelli alternativi di esecuzione delle pene sono vantaggiosi sia sul piano sociale sia su quello economico.

Lo afferma un rapporto dell’Ufficio federale di giustizia, che ha esaminato tre nuovi modelli provati a partire dal 1987: la semiprigionia, il lavoro di utilità pubblica e la sorveglianza elettronica.

I modelli alternativi, applicati per le pene che non superano un anno di detenzione, hanno il vantaggio di favorire il reinserimento dei detenuti e di ridurre il tasso d’occupazione delle carceri.

Il modello elvetico

Dal 1987 la Confederazione sostiene i cantoni nello sviluppo e nella sperimentazione di nuovi metodi e programmi di esecuzione delle pene e assistenza alla gioventù.

Diciannove i progetti pilota già realizzati con successo e sei quelli in corso. Otto i cantoni che hanno partecipato: Zurigo, Berna, Lucerna, Argovia, San Gallo, Basilea Città, Vaud e Ginevra.

A tale scopo, Berna ha versato 16 milioni di franchi, ha indicato Priska Schürmann, responsabile della Sezione esecuzione delle pene e delle misure presso l’Ufficio federale di giustizia. Alla cifra vanno aggiunti 10 milioni per sei progetti attualmente in corso.

Lavori di pubblica utilità

Il lavoro di utilità pubblica in sostituzione di una pena detentiva è stato introdotto nel 1990. Dietro specifica richiesta del condannato, può essere svolto un lavoro in libertà e utile alla collettività, in sostituzione di una pena detentiva che non superi i tre mesi.

Il condannato continua la sua abituale attività lavorativa e svolge il lavoro di utilità pubblica durante il tempo libero.

Un giorno di pena detentiva equivale a quattro ore di lavoro. Questo metodo è finora stato applicato da 21 cantoni. Solo nel 2001 sono stati registrati 4.245 impieghi in lavori d’utilità pubblica.

Le ricadute sociali ed economiche

La sorveglianza elettronica (electronic monitoring, un bracciale portato dal condannato) è soprattutto usata nelle condanne di breve durata.

La sperimentazione ha preso il via nel 1999 in sei cantoni. Oltre 700 persone hanno già approfittato di questo regime.

Tutti questi modelli hanno il vantaggio di evitare un taglio nella vita professionale o familiare. Altro elemento positivo è quello economico: sono sovente meno cari di un’incarcerazione, in particolare per quanto riguarda il lavoro di utilità pubblica.

Il risparmio è meno evidente con il regime di semiprigionia, che può durare al massimo fino a dodici mesi e che a partire da sei è eseguita in speciali istituti di assistenza.

I costi di una giornata di semiprigionia sono valutati tra 70 e 90 franchi, mentre un giorno in una prigione distrettuale costa 135 franchi, ha precisato Priska Schürmann.

Il primato della Svizzera

I metodi alternativi di esecuzione delle pene hanno anche il vantaggio di ridurre il tasso d’occupazione delle carceri.

Gli istituti aperti o semiaperti non sono più completi, come di regola in passato. Inoltre anche il sovraffollamento che si registrava nelle carceri preventive è stato ridotto.

L’Ufficio federale di giustizia a¨nnuncia che la Svizzera è praticamente il solo Paese in Europa a conoscere una situazione del genere.

swissinfo e agenzie

1987, l’anno d’inizio della sperimentazione
25, i progetti alternativi sovvenzionati
8, i Cantoni coinvolti
26, i milioni di franchi del sostegno statale
4.245, i lavori d’utilità pubblica effettuati nel 2001

Lavorare per la comunità pubblica aiuta il reinserimento sociale dei detenuti.

Lo rivela un rapporto dell’Ufficio federale di giustizia che fa un bilancio dopo sedici anni dall’introduzione di modelli innovativi nell’esecuzione delle pene minori.

Un’esperienza resa possibile dai sistemi di sorveglianza elettronici e che si rivela positiva non solo per la società, ma anche per le finanze pubbliche.

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