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Il tirocinio commerciale diventa un lusso

Apprendisti in un laboratorio di falegnameria di Zurigo Keystone

Sempre più giovani non trovano un posto d’apprendista, in particolare se lo cercano nel settore commerciale.

swissinfo ha incontrato una ragazza che combatte da più di un anno per ottenere un posto d’apprendista.

“Negli ultimi due anni avrò mandato almeno 270 lettere”, racconta la diciassettenne di Zurigo che ha accettato di incontrare swissinfo, chiamiamola Nadine.

Risposte positive alle sue lettere non ne ha ricevuta nemmeno una e non capisce perché. I suoi risultati scolastici sono a posto, sembra una ragazza sveglia e sicura di sé.

Un consulente professionale le aveva addirittura consigliato di fare il liceo. Ma Nadine non voleva. Allora le propose un apprendistato nel settore commerciale, più impegnativo dal punto di vista scolastico. “Secondo lui non avrei avuto nessuna difficoltà a trovare un posto d’apprendista”, ricorda con amarezza.

“Nel settore commerciale c’è una vera strettoia”, ammette Myriam Holzner, portavoce dell’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT).

L’anno scorso per ogni posto libero d’apprendista si sono presentati 19 candidati. Cinquemila giovani sono rimasti fuori.

La scarsità dei posti è ben nota anche a Jutta Röösli, responsabile del settore formazione del canton San Gallo.

“Il campo è saturo, non è raro che un per un posto si presentito dai 20 ai 50 candidati”. La situazione è peggiore nelle agglomerazioni e nei piccoli centri, e si complica ancora di più per chi non ha buoni voti, gli immigrati e le ragazze.

Il parcheggio del decimo anno

Vista la situazione, Nadine ha scelto di frequentare il decimo anno. “Abbiamo imparato a scrivere dei buoni dossier e come si svolge un buon colloquio di presentazione”.

Quasi un quarto dei ragazzi e delle ragazze non ce la fa ad entrare direttamente nel mondo del lavoro dopo la scuola dell’obbligo, come mostra uno studio dell’Ufficio federale di statistica.

Ma almeno alla fine del decimo anno Nadine era sicura di farcela. E invece di nuovo non fa che accumulare un rifiuto dopo l’altro.

“C’erano dei momenti in cui guardavo nel vuoto tutto il giorno, totalmente depressa. In inverno era peggio che in estate”, racconta.

Quorum di posti, nessuna possibilità

È dal 1996 che la mancanza di posti d’apprendistato è diventata d’attualità. La sinistra vorrebbe una soluzione a lungo termine: la cosiddetta iniziativa per più posti di tirocinio chiedeva che le imprese che assumono apprendisti venissero premiate finanziariamente, mentre quelle che non ne prendono fossero penalizzate.

In questo modo si sarebbe messo fine alla mancanza di responsabilità nei confronti della formazione. Ma un anno fa questa proposta è stata respinta in votazione popolare.

All’inizio del 2004 è comunque entrata in vigore la nuova legge sulla formazione professionale, che prevede un certo grado di responsabilità da parte del mondo economico: la legge “aspira” ad un numero sufficiente di posti d’apprendistato.

Flessibilità

Il ministro dell’economia, Joseph Deiss mette piuttosto l’accento sulla flessibilità. Finiti i tempi in cui tutti i giovani potevano scegliere semplicemente il mestiere che desideravano.

Ma Nadine non ne vuol sapere di fare per tre anni un lavoro che non le piace: “È orribile. Una mia amica lo ha fatto e ora è completamente frustrata”.

La difficile situazione di questi giovani è ben nota anche all’UFFT. “Dovrebbero cercare di allargare i propri orizzonti”, consiglia Myriam Holzner.

“Ci sono più di altri 250 mestieri, cui se ne aggiungono sempre dei nuovi. Così cambia velocemente anche il profilo professionale richiesto. I consultori professionali o l’internet forniscono sufficienti informazioni. Posso solo consigliare ai giovani di sfruttarli!”

Le ditte vogliono test supplementari

Nadine sta ancora lottando per il suo posto di apprendista. Molte imprese oltre ai certificati scolastici chiedono ora anche di sottoporsi ad un test speciale “Multicheck”. “I miei genitori hanno sborsato cento franchi per questo test, i miei risultati erano buoni, ma anche questo non è servito a nulla”.

“In qualche caso, anche solo per fare uno stage di qualche giorno o settimana in una ditta, giusto di prova, già viene richiesto un test”, ammette Myriam Holzner. Un trend che non le piace affatto.

Per lei ci si dovrebbe basare di nuovo maggiormente sui rapporti umani, e meno sui voti. O come dice Nadine: “Vorrei solo avere la possibilità di presentarmi di persona e di dire buongiorno”.

swissinfo, Philippe Kropf
traduzione, Raffaella Rossello

In Svizzera circa 70 mila giovani, dopo la scuola dell’obbligo, scelgono il tirocinio.

Vi sono oltre 250 professioni da imparare facendo pratica. Un apprendistato dura 3 o 4 anni.

La mancanza di posti di tirocinio si fa sentire soprattutto nei settori commerciale e informatico.

È ormai diventato normale che per un posto di tirocinio si presentino dai 20 ai 50 candidati.

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