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Il turismo svizzero torna a sperare

Un soggiorno sulle Alpi svizzere è più caro che nei paesi vicini (Robert Boesch) swiss-image Photograph by Robert Boesch

Dopo tre anni difficili, l’industria elvetica del turismo prevede una crescita del 2% per la stagione invernale alle porte.

Il futuro a medio termine è però incerto. I prezzi di un soggiorno sulle Alpi, che vuotano il portamonete di stranieri e svizzeri, non aiutano certo alla ripresa del settore.

Oltre ai doni per i bambini buoni, la slitta di Babbo Natale porterà quest’inverno anche tanti turisti nelle località sciistiche svizzere. Un bel regalo per il turismo elvetico, in crisi da tre anni.

Le buone notizie sono state avanzate dal Segretariato di Stato dell’economia (seco) e dell’Istituto Basel Economics (BAK), i quali prevedono che, dopo un 2004 finora favorevole, i pernottamenti cresceranno del 2,1% nella stagione invernale. Per l’anno venturo è atteso un aumento del 2%.

“L’inverno è la stagione più importante per il settore turistico elvetico”, sottolinea Jürg Schmid, direttore di Svizzera Turismo.

Più sciatori sulle piste

Secondo le previsioni, la progressione della domanda nella stagione invernale, da novembre ad aprile, sarà spinta principalmente dalla clientela estera (+3%). Dovrebbe aumentare, anche se a ritmi più contenuti, anche la domanda interna (+0,9%).

“La ripresa congiunturale e un clima di consumo positivo favoriranno, nel 2004–2005, le spese della clientela svizzera nella ristorazione e negli alberghi”, spiega Kaspar Weber, economista del BAK.

“Se il caro-petrolio proseguirà, ci potranno essere effetti negativi sulla frequenza della clientela straniera”, fa però notare Weber.

Un’estate proficua

Tra il novembre 2003 e l’ottobre 2004, i pernottamenti negli alberghi svizzeri sono aumentati dell’1,9%, indica il seco. L’evoluzione è stata particolarmente marcata in estate, periodo in cui il numero di notti è salito del 4,2%.

La domanda estera ha segnato un balzo del 7,4%, mentre quella interna è aumentata soltanto dello 0,4%.

Il seco e il BAK sono meno ottimisti per il biennio 2006-2007: i pernottamenti dovrebbero progredire rispettivamente dello 0,9% e dello 0,3%.

Prezzi elevati

Svizzera Turismo approfitterà della ripresa in atto per lanciare la sua campagna promozionale stagionale.

La strategia prevista si pone l’obiettivo di frenare la tendenza osservata negli ultimi cinque anni: il numero degli amanti degli sport invernali è infatti diminuito del 5%.

“Anche il numero dei tragitti sugli impianti di risalita è sceso da 310 a 249 milioni”, aggiunge Felix Maurhofer, portavoce dell’Associazione Funivie svizzere.

Per spiegare questa evoluzione, Jürg Schmid chiama in causa le tariffe elevate delle località turistiche: “In Svizzera, i prezzi non possono competere con quelli dei paesi limitrofi, come ad esempio l’Austria”.

L’organizzazione investirà inoltre 4,2 milioni di franchi al fine di promuovere le località turistiche invernali in tutto il mondo.

“Come l’anno scorso, cercheremo di attirare la clientela russa, che quest’anno ha già fatto registrare 300’000 notti”, afferma Schmid.

La campagna si rivolgerà anche al Benelux, alla Germania, all’Inghilterra, all’Italia, alla Francia e al Nordamerica.

swissinfo e agenzie

L’estate scorsa, i pernottamenti sono aumentati del 4,2%.
Nello stesso periodo, la clientela estera è aumentata del 7,4%.
Gli analisti prevedono una crescita dei pernottamenti per questo inverno del 2,1%.
La stessa percentuale è attesa per il 2005.
L’aumento sarà invece meno marcato nel 2006 (0,9%) e nel 2007 (0,3%).

Il 38% dei cittadini elvetici prevede delle vacanze durante il prossimo inverno e l’84% di loro intende trascorrerle in Svizzera.

Tra il 1998 e il 2003, il numero degli amanti degli sport invernali è diminuito del 5%.

Il settore turistico accusa in particolare le scuole, le quali rinunciano sempre più alle “settimane bianche”.

Per opporsi a questa tendenza, Svizzera Turismo investirà 3 milioni di franchi per promuovere gli sport invernali tra i giovani.

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