In arrivo legge su cooperazione internazionale amministrativa
(Keystone-ATS) La Svizzera subisce pressioni sempre più intense per collaborare con autorità straniere, in particolare in ambito bancario. Una tale cooperazione può tuttavia ledere la sovranità elvetica. Il Consiglio federale intende correre ai ripari con una nuova legge, posta in consultazione oggi fino al 31 maggio.
Il problema è apparso in modo acuto nell’ambito della controversia fiscale con gli Stati Uniti. Le autorità americane hanno quasi obbligato UBS a consegnare dati bancari. La vicenda ha rivelato lacune nel diritto svizzero per quanto concerne la cooperazione con l’estero senza che venga lesa la sovranità nazionale.
Il progetto di legge messo oggi in consultazione regola da un lato la collaborazione nei settori che non sono contemplati da leggi speciali o da trattati internazionali; dall’altro precisa le condizioni che le autorità estere devono rispettare per compiere atti ufficiali in Svizzera.
Il Consiglio federale precisa pure le misure da prendere in caso di minaccia per la sovranità. Il governo potrebbe ad esempio vietare la consegna di informazioni, ordinare il sequestro di documenti o imporre una sorveglianza statale sull’attività commerciale di un’impresa.
Insieme alla nuova legge, l’esecutivo ha messo in consultazione anche l’approvazione di due convenzioni del Consiglio d’Europa sulla cooperazione in materia amministrativa.