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In calo netto il numero di richiedenti d’asilo

Meno numerosi i richiedenti l'asilo in Svizzera - più spazio nelle cucine dei centri d'ospitalità al confine Keystone

Nella prima metà dell’anno, le richieste d’asilo politico depositate in Svizzera sono diminuite del 17,2 per cento.

Due le cause indicate dall’Ufficio federale competente: l’effetto delle misure restrittive adottate negli ultimi anni e il calo generale registrato in tutta Europa.

Con 62’505 casi, il numero dei richiedenti l’asilo e delle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera alla fine di giugno è sceso al suo livello più basso dalla fine del 1990. Determinante per questa evoluzione, si legge nel bollettino mensile sull’asilo dell’Ufficio federale dei rifugiati (UFR), è stato il numero delle partenze, che ha superato quello delle richieste inoltrate.

Nei primi sei mesi dell’anno sono state inoltrare 8391 richieste d’asilo. Rispetto al medesimo periodo del 2003 si tratta del 17,2% in meno. La tendenza al ribasso, ha spiegato il portavoce dell’Ufficio Dominique Boillat, è in corso in Europa dal 2002.

Effetti delle nuove normative

Un’ulteriore ragione che spiega il calo è l’incremento delle partenze. A fronte delle 8391 domande, inoltrate nei primi sei mesi del 2004, hanno lasciato la Confederazione 9412 persone. L’alto numero delle partenze è imputabile ad una migliore organizzazione nonché agli accordi di riammissione firmati con vari paesi. Si tratta di intese bilaterali stipulate negli ultimi anni, ha spiegato a swissinfo Boillat.

Ma non sempre le cose funzionano bene: «Riceviamo ancora molte critiche da parte dei cantoni, che si occupano dell’esecuzione delle espulsioni. È infatti in aumento il numero dei casi in cui un’estradizione non è possibile». Si tratta per esempio di persone arrivate dall’Africa che non dispongono di documenti e per cui è difficile organizzare un rientro ordinato.

Rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso è aumentato anche il numero dei casi di non entrata in materia. Se nel primo semestre del 2003 erano il 24,5 per cento, un anno più tardi si attestano al 28,8 per cento, pari a 3145 richieste respinte.

Ragioni geopolitiche

Riguardo ai dati di giugno, l’UFR indica che nel mese scorso sono state inoltrate 1195 domande d’asilo, vale a dire 95 in più rispetto al mese di maggio, pari a un aumento del 8,6 per cento. Paragonato all’anno scorso questo dato corrisponde però a una diminuzione del 23,5 per cento. Una ragione è da vedere nella fine del conflitto nell’ex-Iugoslavia.

Alla fine degli anni ’90 ci sono state per esempio circa 110’000 richieste di soggiorno provvisorio. Nel 2000 per queste persone, come per i richiedenti arrivati dallo Sri Lanka, c’è stata una soluzione forfetaria che ha permesso di snellire le pratiche.

Riguardo alla provenienza, Serbia e Montenegro occupano il primo posto. Sono in forte ascesa le domande d’asilo provenienti da Slovacchia e Bulgaria. Per quest’ultimo paese, stando all’UFR, si tratta soprattutto di zingari rom. L’Iraq si piazza al settimo posto tra le nazionalità rappresentate dalla statistica.

Ma è possibile prevedere nuove ondate migratorie analoghe? Boillar non crede: «Raramente c’è un rapporto diretto fra le richieste d’asilo e i conflitti internazionali. Normalmente, come sta succedendo in Sudan, i profughi non hanno i mezzi per arrivare nel nostro paese».

Regole più dure

La Legge sull’asilo politico è attualmente in revisione in parlamento. Secondo la volontà del consigliere federale Christoph Blocher e dell’ufficio competente, oltre agli accorgimenti presi negli ultimi anni, le basi legali dovrebbero prevedere ulteriori elementi coercitivi.

«Si tratta di una direzione seguita anche da altri paesi – spiega Boillat – anche la Germania e l’Olanda hanno rivisto le loro regole, dopo la firma degli accordi di Dublino. Questo permette di evitare che un richiedente depositi la sua stessa domanda in più paesi».

Attualmente il numero di domande riconosciute è molto basso; non supera il 10% del totale. Per i responsabili rimane dunque l’impegno per respingere in tempi brevi tutti coloro che non hanno diritto all’asilo politico.

swissinfo e agenzie

Numero di richieste d’asilo politico su 100’000 abitanti:
Austria 875
Svizzera 643
Gran Bretagna 277
Francia 189
Germania 147
Entrate e uscite nel giugno 2004:
1195 persone hanno depositato una domanda d’asilo
1921 hanno lasciato il paese

A fine giugno 2004 si contano in Svizzera 62’505 richiedenti l’asilo e persone con un permesso provvisorio. Si tratta di un aumento del 5,5% in un anno.

La diminuzione è avvenuta sul fronte delle nuove domande, una tendenza generale in tutto il continente. In Svizzera sono anche aumentate le partenze, volontarie o forzate.

Il Dipartimento svizzero di giustizia e polizia ha recentemente formulato delle proposte per rendere più restrittiva la politica d’asilo, malgrado il calo delle richieste e le critiche arrivate da più fronti.

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