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India: il Kashmir s’infiamma; Pakistan, “c’è rischio guerra”

Manifestanti pakistani protestano contro l'India. KEYSTONE/AP/K.M. CHAUDARY sda-ats

(Keystone-ATS) È altissima tensione sul Kashmir all’indomani della decisione dell’India di revocare lo statuto speciale alla regione. Con il Pakistan che si dice pronto a sostenere in ogni modo i “kashmiri”, parlando apertamente anche dell’ipotesi di una nuova guerra.

La decisione di Delhi riguarda anche la separazione dell’area del Ladakh a maggioranza buddista da quella a maggioranza musulmana. La questione è già finita davanti all’Alta Corte, dopo la presentazione di una petizione di chi, in India, giudica la mossa “incostituzionale”.

A gettare benzina sul fuoco sono arrivate le parole del premier del Pakistan, Imran Khan, che ha avvertito sulle possibili conseguenze della crisi. Fino ad una guerra convenzionale tra i due Paesi, con gravi ripercussioni per il mondo intero. E ha preannunciato che porterà la questione davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

“Temo che possano iniziare la pulizia etnica in Kashmir per spazzare via la popolazione locale”, ha detto Khan durante una sessione del parlamento pakistano. Ma il governo indiano del primo ministro Narendra Modi va dritto per la sua strada. “È un momento importante nella nostra democrazia parlamentare, dove sono state approvate le storiche leggi relative a Jammu e Kashmir con un sostegno schiacciante!”, ha scritto il premier su Twitter.

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