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Industria automobilistica: fornitori elvetici, attenzione

La Algroup/Alcan con sede nel Vallese fornisce alluminio alla Audi Keystone Archive

Anche i fornitori svizzeri dell'industria automobilistica europea devono andare con i tempi. Lo dice uno studio internazionale.

La debolezza congiunturale colpisce i fornitori dell’industria automobilistica. Il settore è in fase di ristrutturazione. Il numero delle imprese dovrebbe scendere nettamente nei prossimi anni e l’evoluzione non risparmierà la Svizzera.

Secondo uno studio della tedesca HypoVereinsbank e della società di consulenza Mercer Management Consulting, entro il 2010 il numero delle industrie fornitrici scenderà a 3 500 dalle 5 500 di oggi. Le 20 maggiori industrie si ripartiranno il 50 per cento del mercato.

Software anche per le vetture

D’altro canto – secondo l’analisi – l’elettronica, i sistemi elettrici e il software saranno sempre più utilizzati nella costruzione di vetture, mentre il ruolo della meccanica e dell’idraulica diminuirà.

Dalla statistica del commercio estero emerge che le imprese svizzere fornitrici dell’industria automobilistica hanno esportato lo scorso anno per 23,4 miliardi di franchi, pari al 18 per cento del totale dell’export elvetico. Quattro quinti circa dei clienti si trovano nell’Unione europea.

Malgrado la forza del franco svizzero, l’industria elvetica del settore è ben posizionata, spiega Dorothea Tiefenauer, portavoce di Swissmem, l’associazione delle imprese metalmeccaniche.

L’atout della Svizzera: la specializzazione

Le case automobilistiche chiedono ai loro fornitori pezzi sempre più leggeri e più precisi. In tale contesto, con il suo alto grado di specializzazione, la Svizzera è forte. Il volume delle esportazioni finora non è diminuito in modo rilevante rispetto all’anno scorso.

Tuttavia le imprese elvetiche non potranno sottrarsi al processo di concentrazione, aggiunge la Tiefenauer, osservando che molte piccole e medie imprese non vendono direttamente alle industrie dell’automobile, ma in qualche modo sono “fornitrici dei fornitori”.

È difficile dire fino a quale livello inciderà la concentrazione. Ci sono infatti imprese molto innovative che si inseriscono in nicchie di mercato e che vivono bene.

Non basta essere grandi

Peter Kerz, portavoce della divisione tecnica dei veicoli della Georg Fischer, condivide tale parere: le dimensioni di un’impresa non sono da sole determinanti. Aziende che non superano la massa critica corrono tuttavia il pericolo di essere rilevate, aggiunge Kerz. Georg Fischer dal canto suo afferma di non avere timori per quanto riguarda le imprese estere, dato che il gruppo sciaffusano occupa una buona posizione sul mercato.

Il panorama dei fornitori elvetici dell’industria automobilistica è molto variato, come risulta da alcuni esempi: Georg Fischer è leader in Europa per quanto riguarda la fusione di componenti metallici. La Rieter, di Winterthur, è ai primi posti per quanto riguarda gli isolanti contro il rumore e il calore. La friburghese Saia-Burgess produce fra l’altro motori per gli impianti ad aria condizionata e serrature per le porte. L’alluminio dell’Alcan, prodotto a Steg, in Vallese, è destinato all’Audi.

swissinfo e agenzie

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