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Iniziative e referendum: un bilancio sul 2002

La prospettiva delle elezioni 2003 induce a ricorrere più frequentemente ai diritti popolari swissinfo.ch

Il ricorso ai diritti popolari è leggermente aumentato nel 2002 rispetto agli anni precedenti.

Sono stati lanciati 5 referendum e altrettante iniziative popolari, mentre altre due iniziative sono state depositate.

Tradizionalmente, le proposte si moltiplicano con l’avvicinarsi della scadenza elettorale. Stavolta, tuttavia, l’aumento è stato moderato: tre i lanci nel 2000, quattro nel 2001 e cinque nel 2002. Siamo ben lungi dai primati del 1998 (19 iniziative lanciate) e del 1990 (11).

Assicurazione malattia, diritti degli animali, telefonia mobile, Costituzione

Due delle iniziative per le quali la raccolta di firme è cominciata quest’anno riguardano l’assicurazione malattia. Una chiede l’abolizione dell’obbligo di assicurarsi, l’altra vuole premi che corrispondano ai costi effettivi delle casse malattia.

Un’iniziativa della Protezione svizzera degli animali chiede la concessione a questi ultimi di diritti inalienabili, come il diritto alla vita. Un’altra vuole bloccare la costruzione di antenne di telefonia mobile finché non sarà provata la loro innocuità. La quinta iniziativa esige il rinnovo totale della Costituzione federale.

Iniziative in dirittura d’arrivo e iniziative fallite

Lanciata alla fine del 2001, l’iniziativa dei sindacati cristiani mirante a portare gli assegni famigliari a 450 franchi per figlio dovrebbe riuscire prossimamente. Il termine di consegna delle firme scade il 30 aprile 2003.

Altre due iniziative sono riuscite quest’anno. Circa 106’000 firme sono state raccolte da sindacati e organizzazioni di consumatori per un servizio postale che copra tutto il paese, mentre un comitato a maggioranza socialista ha raccolto 116’000 mila sottoscrizioni affinché l’AVS benefici degli utili della Banca nazionale.

Due sono pure le iniziative fallite quest’anno per insufficienza di firme: una contro la macellazione rituale senza stordimento, l’altra per limitare le prestazioni coperte dall’assicurazione malattia obbligatoria.

Iniziative accolte, respinte di misura e respinte nettamente

Per la prima volta dal 1994, un’iniziativa popolare è stata approvata in votazione. L’adesione della Svizzera all’ONU è stata accolta il 3 marzo con il 54,6 per cento dei voti, grazie in particolare al sostegno del Consiglio federale.

Il no all’iniziativa dell’UDC sull’asilo, che ha ottenuto il 24 novembre il 49,9 per cento dei consensi secondo i risultati provvisori, dovrebbe essere ufficializzato prossimamente.

L’UDC ha pure mancato di poco l’obiettivo il 22 settembre con la sua iniziativa sull’oro della Banca nazionale, respinta con il 52,4 per cento dei voti.

Altre due iniziative sono state nettamente respinte: i «sì» a una durata ridotta del tempo di lavoro hanno raggiunto appena il 25 per cento il 3 marzo e quelli per l’iniziativa antiaborto il 18 per cento il 2 giugno.

Anche i referendum in aumento

Anche i referendum sono aumentati rispetto agli anni scorsi, quando questo strumento è stato utilizzato solo due o tre volte all’anno.

L’associazione svizzera degli inquilini ne ha annunciato uno questo dicembre contro la revisione del diritto locativo. E un comitato borghese conservatore sta raccogliendo alacremente le firme – ha tempo fino al 23 gennaio – contro la riforma Esercito XXI.

Il 9 febbraio prossimo, il popolo si pronuncerà sul piano di partecipazione dei Cantoni alle spese ospedaliere, contro il quale la cassa malattia Assura ha raccolto 63’200 firme.

Il referendum depositato in luglio dai sindacati contro la revisione dell’assicurazione disoccupazione non ha invece avuto i risultati sperati. Il popolo ha approvato il progetto il 24 novembre con il 56 per cento dei voti.

Non è infine riuscito a raccogliere le necessarie 50’000 firme un sangallese che contestava la partecipazione federale al programma di promozione di Internet nelle scuole.

Due referendum lanciati nel 2001 hanno avuto quest’anno alterna fortuna alle urne. La legge sul mercato dell’elettricità combattuta principalmente dai sindacati è stata respinta il 22 settembre con il 52,6 per cento, mentre la soluzione dei termini per l’aborto, combattuta dal PPD e da altre organizzazioni, è stata approvata dal popolo con oltre il 72 per cento dei consensi.

swissinfo e agenzie

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