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Isteria per il previsto blocco degli studi medici

È iniziata la corsa per l'apertura di nuovi studi medici. allmed.net

Dopo l'annuncio della misura, si fanno sentire gli effetti collaterali: una valanga di richieste per l'apertura di studi medici ha invaso gli uffici competenti.

Era stato annunciato la settimana scorsa e le conseguenze si sono già fatte sentire. Il progetto di una moratoria sull’apertura di nuovi studi medici, presentata da Ruth Dreifuss e dalla Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali ha portato molti, soprattutto giovani medici ad inoltrare subito la domanda per aprire uno studio medico autonomo. Dalla dichiarazione d’intenti, le richieste giungono a valanga presso i Cantoni e santésuisse, l’organizzazione delle casse malattia.

“La prospettiva della moratoria ha generato nei medici la paura di perdere il treno”, ha dichiarato sabato Peter Marbet, portavoce di santésuisse, confermando una notizia del quotidiano “Tages-Anzeiger”. Le richieste di nuovi studi hanno registrato in queste ultime settimane un vero boom, ma non vengono avanzate cifre.

Domande incomplete

In molti cantoni è necessaria un’autorizzazione cantonale per aprire uno studio. Fra le condizioni minime sono richiesti i titoli di studio. In seguito è necessario fare la richiesta di un codice di riferimento, presso gli assicuratori, per avere diritto al rimborso delle prestazioni.

Ma la pressione sanguigna fra gli aspiranti medici indipendenti sembra essere salita alle stelle: secondo Marbet, molte domande sono arrivate incomplete. Alcuni medici avrebbero addirittura cercato di ottenere il codice prima di disporre della concessione cantonale. In alcuni casi i richiedenti non avrebbero neppure concluso gli studi.

Le pecore nere

Già venerdì l’organizzazione dei medici svizzeri, la FMH, ha lanciato un grido d’allarme conto gli “imbroglioni”. Il presidente, Hans-Heinrich Brunner, ha per questo proposto di abolire l’obbligo di contrarre un contratto assicurativo, come vuole la forma attuale.

Visto che anche fra i 15’000 medici svizzeri esistono buoni, mediocri e incompetenti, fra i medici si imporrebbe una selezione qualitativa. Alla Radio svizzero-tedesca DRS, Brunner ha definito il profilo degli “imbroglioni: “Sono qui medici che, pur essendo stati ammoniti, continuano a fatturare le prestazioni in modo sbagliato”.

Mathias Winistörfer, presidente dell’Associazione dei medici assistenti e primari, conferma la definizione: “Ogni assolvente di un’università elvetica può praticare. A meno che non commetta eclatanti reati finanziari, può agire praticamente indisturbato”.

Ancora un miliardo per la salute

I cittadini svizzeri hanno visto levitare i costi sanitari di un miliardo di franchi fra il 1995 e il 2000. I costi reali sono saliti realmente del 4,1 per cento solo fra il ’99 e il 2000, mentre la quota sborsata dai pazienti a dottori e ospedali è aumentata del 2,8 per cento.

Per questo l’Ufficio federale della sanità e le casse malattia, sempre più sotto pressione, hanno presentato l’ulteriore pacchetto di misure per contenere i costi. Visto che il legame fra offerta sanitaria, e dunque densità di studi medici, e aumento dei costi complessivi è dimostrato, è stata presentata la misura radicale. Toccati sarebbero solamente i medici che offrono prestazioni rimborsate dalle assicurazioni obbligatorie.

swissinfo e agenzie

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