
Kirghizistan: oppositori in strada contro risultati elezioni

(Keystone-ATS) Migliaia di sostenitori dell’opposizione kirghisa stanno manifestando a Bishkek chiedendo l’annullamento dei risultati delle elezioni parlamentari svoltesi nel fine settimana, ufficialmente stravinte dalle forze politiche filogovernative.
Secondo gli oppositori, le elezioni sono state macchiate da irregolarità e presunte compravendite di voti. Lo riporta la testata americana Radio Liberty.
Stando ai risultati preliminari, due partiti filogovernativi e che auspicano più stretti rapporti con la Russia, Birimdik e Mekenim Kyrgyzstan, hanno ottenuto rispettivamente il 24,5% e il 23,88% dei voti. Segue il partito Kyrgyzstan, anch’esso ritenuto vicino al presidente filorusso Sooronbai Jeenbekov, che ha raccolto l’8,76% delle preferenze. L’unico partito d’opposizione ad aver superato la soglia di sbarramento del 7% è stato Butun, che ha avuto il 7,13% dei voti. L’affluenza alle urne è stata del 56,5%.
Birimdik include il fratello minore del presidente, Asylbek Jeenbekov, mentre Mekenim Kyrgyzstan è considerato legato agli interessi della potente famiglia Matraimov. Rayimbek Matraimov è un ex funzionario della dogana, contestato nelle proteste anticorruzione dell’anno scorso e ritenuto uno dei finanziatori della vittoriosa campagna elettorale di Jeenbekov alle presidenziali del 2017.