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Klagenfurt

In giugno la Neue Platz di Klagenfurt sarà invasa da decine di migliaia di tifosi Keystone

A Sud delle Alpi, incastonata tra laghi e montagne, la Carinzia punta sul turismo ormai da decenni, ma il settore è in piena crisi. Le speranze di rilancio sono ora riposte in Euro 2008. Impressioni dalla terra natale di Haider.

Magdalensberg. Il panorama è mozzafiato. Sulla pianura sorge Klagenfurt, alle sue spalle scintilla il Wörthersee. A sud, le Caravanche segnano il confine con la Slovenia e anche l’Italia è poco distante.

Hanspeter Brutschy indica la catena montuosa che si staglia a occidente e racconta: “Lassù si trova Bad Kleinkirchheim, la stazione sciistica più rinomata della Carinzia, dove nel 1988 Alberto Tomba vinse lo slalom speciale di coppa del mondo. Da allora molti italiani hanno acquistato un appartamento di vacanza sul Wörthersee.”

“L’ideale sarebbe stato se la nazionale italiana avesse stabilito il suo quartier generale a Klagenfurt. Allora sì che i tifosi sarebbero accorsi a frotte. Ma anche così siamo contenti di poter ospitare Euro 2008”, prosegue lo svizzero che vive qui dal 1972.

Il turismo della Carinzia è prevalentemente estivo e si concentra attorno al Wörthersee: qui l’alta stagione dura solo due mesi: luglio e agosto. Poi, in un batter d’occhio, le località turistiche si svuotano. “La gente del posto spera, grazie agli europei di calcio, di registrare il tutto esaurito anche nel mese di giugno”, spiega Brutschy.

Un potere d’acquisto modesto

La Carinzia è una regione per lo più rurale. Il turismo è un fattore economico fondamentale, ma attualmente risente di problemi strutturali. L’agricoltura, dal canto suo, continua a rivestire un ruolo importante: quasi il 50% delle aziende, infatti, sono fattorie di montagna.

L’economia (ditte di elettronica e fornitori automobilistici) recluta gran parte della sua manodopera nelle vicine Slovenia e Croazia, che a loro volta sono diventate nuovi mercati di crescita per le imprese di costruzione e le banche carinziane.

Fanalino di coda di tutte le classifiche nazionali sul potere d’acquisto, la Carinzia deve fare i conti anche con l’emigrazione di una parte dei suoi giovani. La regione, infatti, rischia di diventare un bacino di raccolta per pensionati di ritorno e funzionari a riposo.

Il problema dell’emigrazione

“L’inarrestabile fuga di cervelli è diventata un problema grave per le imprese locali” constata il presidente della Federazione degli Industriali della Carinzia Otmar Petschnig.

“La Carinzia deve aprirsi se vuole attirare manodopera qualificata. È questa l’unica via percorribile per riconquistare i giovani.”

L’uomo forte della regione è il politico più conosciuto d’Austria, ossia il populista di destra Jörg Haider. “Haider è stato eletto dal 40% della popolazione, ma quando si parla con la gente, sono ben pochi quelli che parteggiano apertamente per lui”, stigmatizza Brutschy.

Punto di incontro, il centro commerciale

Andato quasi completamente distrutto durante la Seconda guerra mondiale, il centro di Klagenfurt era stato ricostruito rispettando il vecchio stile. E oggi la città ha deciso di rifarsi il trucco. Fiore all’occhiello dell’operazione di risanamento, la Neue Platz accoglierà la “fan zone” durante Euro 2008.

Al mercato degli ortaggi la gente si saluta e discorre amichevolmente. Qui tutti conoscono tutti. “Perfino durante gli eventi ufficiali si incontrano sempre gli stessi 300 invitati” prosegue Brutschy che, tra le varie cariche, ricopre anche quella di console onorario svizzero in Carinzia.

“Il nuovo punto di incontro di Klagenfurt è il centro commerciale inaugurato da poco. Dovete assolutamente visitarlo.” Dalla facciata nulla lascia intuire che si tratta di uno stabile nuovo: l’inserimento nel contesto circostante è perfetto, lo stile omogeneo della città vecchia è salvo.

Una volta dentro, ci imbattiamo in Harald Scheucher, il sindaco di Klagenfurt. È in missione ufficiale e alla nostra domanda se tutto sta procedendo come da programma risponde con un laconico sì. Il centro che Ikea sta costruendo all’uscita autostradale Nord, aggiunge, “creerà 250 posti di lavoro.”

Ai croati piace viaggiare

Fuori dalla città, in riva al Wörthersee, sorge lo stadio costruito appositamente per gli europei. Sulle sue tribune troveranno posto 32’000 spettatori, ma a manifestazione conclusa, la sua capienza sarà ridimensionata a 12’000 persone.

“In Carinzia il calcio non è uno sport molto seguito. Se tutto va bene, gli spettatori che assistono agli incontri della squadra locale SK Kärnten sono qualche migliaio”, sottolinea Brutschy.

“Durante gli europei, per ogni partita in calendario attendiamo 120’000 tifosi”, dichiara Jörg Schretter, il capoprogetto responsabile della campagna pubblicitaria per la Carinzia. “I polacchi e i croati si spostano volentieri. Per Euro 2004 erano partiti in massa alla volta del Portogallo.”

Accanto allo stadio si stanno costruendo immensi parcheggi. “Stimiamo che saranno meno del 20% i tifosi che raggiungeranno Klagenfurt con i mezzi pubblici. Per muoversi nell’area urbana è già disponibile un ticket ecologico.”

Certo, Klagenfurt si trova in piena provincia, “ma all’interno dello stadio si respira aria di Europa”, conclude Schretter soddisfatto.

swissinfo, Andreas Keiser, Klagenfurt
(traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano)

Capoluogo della Carinzia, Klagenfurt conta circa 90’000 abitanti. La città sorge sulle sponde del Wörthersee, uno dei laghi più grandi e più caldi della regione alpina.

Rinomata meta di vacanzieri estivi, Klagenfurt si distingue per la sua architettura rinascimentale e i suoi tipici portici e chiostri.

Klagenfurt è la città natale di Ingeborg Bachmann e Robert Musil, due dei massimi scrittori di lingua tedesca.

Il Wörtherseestadion di Klagenfurt è stato inaugurato nel 2007. Durante gli Europei troveranno posto 32’000 spettatori. Nel 2009 il complesso sarà poi ridimensionato e la capienza ridotta a 12’000 spettatori.

A Klagenfurt si svolgeranno tre partite del gruppo B:
08.06: Germania – Polonia
12.06.: Croazia – Germania
16.06.: Polonia – Croazia

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