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Kosovo e Serbia tra gli “Stati sicuri”

Dal primo aprile, la Svizzera non entrerà più in materia sulle richieste d'asilo di persone originarie del Kosovo, della Serbia o del Burkina Faso, salvo se esistono indizi concreti di persecuzione.

Il governo ha deciso due settimane fa di includere questi tre paesi nella lista degli “Stati sicuri”, ha indicato giovedì il Dipartimento federale di giustizia e polizia.

Sono considerati sicuri quei paesi che rispettano i diritti umani e le convenzioni internazionali in materia di rifugiati. Ogni anno l’Ufficio federale delle migrazioni verifica lo statuto di ogni Stato incluso in questo elenco.

Attualmente la lista comprende tutti i paesi dell’Unione Europea, dell’Associazione europea di libero scambio (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), nonché Albania, Bosnia e Erzegovina, Ghana, India, Macedonia, Mongolia e Senegal.

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