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L’Africa è la priorità 2005 della Croce Rossa

Keystone

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa necessita di un budget maggiore per il 2005, dato il moltiplicarsi degli aiuti previsti per il continente africano.

In particolare, il Sudan sarà in cima alla lista delle priorità. L’Iraq non sarà dimenticato, sebbene i fondi destinati saranno ridotti.

Per poter essere maggiormente presente laddove ci sono situazioni di crisi, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha bisogno di più soldi.

Mercoledì, ha lanciato un appello per la concessione di un budget 2005 di 970 milioni di franchi (un aumento del 8,6% rispetto al 2004).

Circa metà del montante sarà assorbita dal continente africano, dove il CICR interviene in sostegno delle vittime dei conflitti e delle violenze interne.

“L’Africa rischia sempre di essere dimenticata”, avverte il direttore del CICR Jakob Kellenberger.

Gli sforzi dell’organizzazione umanitaria si concentreranno in particolare in Sudan, in quella che è la più vasta operazione in corso.

“La crisi in Sudan è di grosse proporzioni e di difficile soluzione. Le nostre priorità sono di migliorare la sicurezza nelle aree rurali e di provvedere alla fornitura di cibo, acqua e assistenza sanitaria”, spiega a swissinfo Kellenberger.

Maggiore presenza in Sudan

Al martoriato Sudan – che da anni è sconvolto dalla lotta tra il governo dominato dalle forze mussulmane e i ribelli cristiani, concentrati al sud del paese – saranno destinati 130 milioni di franchi.

La guerra civile ha finora causato 70’000 morti e ha costretto 1,7 milioni di persone ad uno spostamento interno per fuggire dalle violenze.

La situazione umanitaria si è aggravata ulteriormente con la crisi del Darfur, nell’ovest del paese, dove la milizia araba sta procedendo ad una vera e propria “pulizia etnica” contro la popolazione nera. Oltre 2 milioni di persone, tra cui molti bambini, attendono disperatamente degli aiuti.

“C’è un enorme bisogno di aiuto in Sudan, e il CICR è l’unica organizzazione ad aver accesso al Darfur”, ci dice il direttore del CICR.

Questa possibilità è stata offerta, secondo Kellenberger, “grazie al riconoscimento della neutralità, dell’indipendenza e della credibilità che caratterizza il CICR”.

Le negoziazioni in corso sperano di giungere ad un accordo sul Darfur entro il 31 dicembre, nello stesso tempo cioè in cui è prevista la conclusione dei compromessi di pace tra Karthoum e i ribelli del sud.

Oltre ad incrementare i fondi a favore del Sudan, il CICR ha annunciato di voler aumentare la sua presenza in Uganda, Costa d’Avorio e Chad.

Meno soldi per l’Iraq

L’Iraq dovrebbe essere la seconda priorità del CICR, nonostante i fondi destinati all’ex paese di Saddam Hussein subiranno una riduzione del 30%, dai 69,9 milioni di franchi del 2004 ai 48,9 milioni previsti per l’anno prossimo.

“La riduzione del budget in Iraq trova spiegazione nel limitato accesso a numerose regioni del paese, oltre al perdurare di una situazione di insicurezza”, spiega Kellenberger.

In cima alla lista delle operazioni di maggior spessore programmate per il 2005, figurano inoltre Israele e i Territori occupati, Afghanistan e Liberia.

Prigionieri a Guantanamo

In merito agli estratti di un rapporto confidenziale apparsi recentemente nei giornali – dove il CICR critica le condizioni di detenzione dei presunti terroristi nella base americana di Guantanamo – Jakob Kellenberger risponde con un “no comment”.

Il direttore del CICR afferma tuttavia che “ci sono ancora gravi problemi da risolvere”.

Nella base sull’isola di Cuba sono detenuti 500 prigionieri, catturati durante le operazioni anti Al Qaida condotte dagli Stati Uniti nel 2001 in Afghanistan.

Kellenberger ha annunciato mercoledì di volersi recare a Washington all’inizio dell’anno prossimo per discutere con gli alti responsabili dell’amministrazione Bush.

“Le questioni legate alle condizioni di detenzione dei prigionieri saranno i temi principali”, indica Kellenberger.

swissinfo e agenzie

Fondato nel 1863 dallo svizzero Henry Dunant, il movimento della Croce Rossa è attuato oggi dai suoi due organismi umanitari, entrambi con sede a Ginevra.

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha per missione la protezione delle vittime dei conflitti e di promuovere il diritto umanitario.

La Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FIRC) raggruppa le 181 società nazionali esistenti. Il suo mandato è fornire assistenza alle vittime di catastrofi e migliorare le condizioni sanitarie generali.

Il CICR interviene in circa 80 paesi.
970 milioni di franchi i fondi richiesti per il 2005.
Il montante si giustifica con l’aumento del 27% degli aiuti al continente africano.
L’operazione più vasta è prevista in Sudan (dove sono necessari 130 milioni di franchi).
Seguono l’Iraq (48,9 milioni), Israele e Territori occupati (46,9 milioni), l’Afghanistan (43,6 milioni), la Liberia (32,7 milioni) e la Russia (32,5 milioni).

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