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L’AI concede meno rendite

Nel 2004, l'AI ha accordato 25'000 nuove rendite Keystone

Il numero delle nuove rendite dell’assicurazione invalidità è diminuito del 6% durante il 2004, ma i beneficiari sono ormai il 5,4% della popolazione attiva.

Le misure di risparmio fanno effetto. Il Parlamento deve ancora pronunciarsi su tre progetti governativi volti a fare uscire l’AI dalle cifre rosse.

Da una prima valutazione della statistica delle rendite AI del 2004, pubblicata martedì dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), risulta che lo scorso anno è stato concesso il 6% in meno di nuove rendite rispetto a quelle accordate nel 2003.

I motivi della diminuzione delle rendite sono due: da un lato, gli uffici dell’AI hanno ricevuto meno richieste di prestazioni, dall’altro hanno pronunciato più rifiuti.

Sono però in continuo aumento i beneficiari di rendite AI, la cui parte è salita dal 5,2% al 5,4% della popolazione attiva.

Richieste respinte in aumento

Il comunicato stampa dell’UFAS rivela che, nel 2004, gli uffici dell’AI hanno notificato 51’000 decisioni concernenti prime richieste di rendita, ossia lo stesso numero di quelle emanate nel 2003.

Gli uffici AI hanno però stretto la cinghia, concedendo un numero minore di rendite. Il numero delle rendite ponderate concesse è infatti calato del 6% rispetto al 2003, passando da 27’100 a 25’500. La quota delle rendite respinte sale quindi dal 32% registrato nel 2003 al 38% del 2004.

Da rilevare anche che, nel 2004, si sono ridotte le differenze tra gli uffici AI cantonali concernenti i tassi di nuove rendite.

Migliorata l’organizzazione

Secondo l’UFAS, questi risultati sono dovuti con ogni probabilità al miglioramento degli strumenti di accertamento e integrazione introdotto dalla quarta revisione dell’AI. Una modifica legislativa che mira a diminuire del 10% le nuove rendite.

Hanno dato i loro frutti in particolare il sostegno attivo nella ricerca di un posto di lavoro e i servizi medici regionali.

La riduzione del numero di rendite AI è in parte anche da attribuire al maggior affiatamento raggiunto da AI, assicurazione contro la disoccupazione e aiuto sociale nella loro collaborazione istituzionale.

Sensibilizzazione generale

Nel comunicato stampa di martedì, l’UFAS ritiene inoltre «ragionevole supporre che i risultati riflettano anche una sensibilizzazione generale al problema della costante crescita dei costi dell’assicurazione invalidità, di cui potrebbe essere indizio il calo del 4,4% delle prime richieste di prestazioni». Le prime richieste di prestazioni sono infatti diminuite di 4’000 unità rispetto al 2003, passando da 86’000 a 82’000.

Alla fine del 2004 i beneficiari di rendite AI erano 283’000, ossia il 3% in più rispetto ai 275’000 registrati alla fine del 2003. Un aumento dovuto al fatto che il numero delle nuove rendite è ancora superiore a quello delle rendite che cessano d’essere versate (in particolare a causa del passaggio dei beneficiari AI all’AVS).

AI: una persona su cinque

In Svizzera, all’incirca una persona su cinque percepisce una rendita AI prima del’età del pensionamento. Fra loro, vi è un numero sempre crescente di lavoratori del settore terziario.

Secondo le statistiche dell’UFAS, il 40% dei nuovi beneficiari registrati nel 2004 ha ottenuto il diritto alla rendita perché soffre di problemi psichici. Un problema che è la causa di un terzo dei casi di rendite AI.

Per quanto riguarda l’età, più della metà dei nuovi beneficiari supera i 50 anni. In totale, il 17% ca. degli uomini di più di 60 anni percepisce una rendita AI, mentre oltre i 64 anni questa percentuale raggiunge il 19%.

swissinfo e agenzie

Nel 2003, le spese dell’AI hanno raggiunto i 10,7 miliardi di franchi, mentre si sono registrate entrate per 9,2 miliardi. Il deficit raggiunge 1,5 miliardi di franchi.

Confederazione e Cantoni hanno finanziato il 50% delle spese, mentre 4,6 milioni di attivi hanno versato i contributi AI.

Nel 2003, l’AI ha versato 6,8 miliardi di franchi di prestazioni in denaro (64% del totale), 1,6 miliardi per le misure di riadattamento (15%) e 1,9 miliardi per le prestazioni collettive (18%).

Il governo ha proposto tre progetti di legge per limitare l’esplosione dei costi. Il parlamento si pronuncerà entro la fine del 2005.

Alla fine del 2004 i beneficiari di rendite AI erano 283’000, ossia il 3% in più rispetto ai 275’000 registrati alla fine del 2003.
Il numero di nuove rendite è diminuito del 6%.

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