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L’aiuto allo sviluppo svizzero in Corea del Nord

Nel paese asiatico, la consigliera federale Calmy-Rey ha visitato progetti di aiuto allo sviluppo sostenuti da Berna.

Dal 1999 la Direzione dello sviluppo e la cooperazione (DSC) dispone di un ufficio di coordinamento nel paese. La Svizzera stanzierà quest’anno, come di consueto dal 1995, tra i quattro e i cinque milioni di franchi per l’aiuto allo sviluppo della Corea del Nord: «non aumenteremo la somma, non è possibile per ragioni di budget», ha indicato all’ats Werner Wirz, responsabile per il paese asiatico presso la DSC.

L’ufficio di coordinamento a Pyongyang si occupa di programmi a medio termine soprattutto nel settore dell’agricoltura, ha precisato. «Lavoriamo con cinque cooperative agricole»: la Svizzera fornisce semenze (mais, soja e patate) e piccole macchine agricole e aiuta a formare «esperti locali». Wirz ha aggiunto di non aver mai avuto, in Corea del Nord, problemi a far pervenire il materiale o il denaro alla popolazione: «la DSC aiuta il popolo nordcoreano, mentre neanche un franco viene versato al regime stalinista».

L’altro importante impegno elvetico in terra coreana consiste nella presenza di cinque ufficiali svizzeri lungo la linea di confine. La Confederazione, infatti, fa parte, insieme alla Svezia, della Commissione delle nazioni neutrali per la sorveglianza dell’armistizio in Corea (NNSC) fondata nel 1953 dopo l’accordo di armistizio che ha posto fine alle ostilità fra le due Coree.

swissinfo e agenzie

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