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L’amore per la tradizione (related x sfarzi barocchi)

Una delle più belle sale barocche swissinfo.ch

Sursee fu per molto tempo un centro commerciale e amministrativo di grande importanza.

Dal 600 al 900 conobbe un periodo particolarmente fecondo anche a livello culturale e artistico.

A un chilometro di distanza dal lago di Sempach, su un leggero promontorio, si erge la chiesa parrocchiale, che domina il centro storico. Una delle rare testimonianze di architettura sacrale del rinascimento in Svizzera.

Accanto alla chiesa sorge il Murihof, attuale sede dell’amministrazione della Chiesa cattolica. Secondo gli storici, il nucleo di Sursee si sarebbe trovato proprio qui, dove oggi si erge l’edificio settecentesco che ospita una delle più belle sale barocche.

L’importanza economica e storica di Sursee è legata alla sua posizione e al suo ruolo. Il comune è situato lungo la strada del Gottardo ed è l’unica cittadina romana nella regione di Lucerna.

Inoltre, il fatto che tre importanti conventi – St. Urban, Muri e Einsiedeln – avessero dei possedimenti attorno a Sursee, spiega il perché della ricchezza della cittadina in tempi remoti.

La presenza del clero

Nei pressi della chiesa si trovavano anche le case dove abitava il clero che viveva di prebende, cioè delle rendite di benefici ecclesiastici.

Sono costruzioni semplici, con giardinetti antistanti, costruite fra il 17esimo e il 19esimo secolo. Ogni casa porta lo stemma dell’abate che ha fatto costruire l’edificio.

Dalla chiesa e dal Murihof si scende verso la città vecchia, suddivisa in una parte superiore e una inferiore.

Nella parte alta spicca il municipio, risalente al 16esimo secolo: una rara testimonianza di edificio profano del tardo gotico in Svizzera.

Mercato coperto o municipio?

Particolarmente interessante è l’interno del “Rathaus”. Un tempo, una parte dell’edificio era adibita a mercato coperto.

“E’ uno dei mercati coperti più spettacolari della Svizzera centrale”, spiega Stefan Röllin.

Ai piani superiori splendide sale in legno, con soffitti a cassettoni, ospitano le sedute delle autorità cittadine.

All’esterno, una nicchia, a forma di statua, scolpita nella facciata, ricorda che fino al 1798 i delinquenti venivano messi alla berlina.

Attraverso la parte inferiore della città vecchia, costeggiando case patrizie del 600, si arriva alla porta della città e si riscopre la parte moderna.

Fuori, lo “Stadthof” di Luigi Snozzi segna il passaggio ad un’altra epoca.

swissinfo, Elena Altenburger, Sursee

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