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L’iniziativa per la libera scelta del medico e dell’ospedale spazzata via dagli Stati

Le proposte contenute nell'iniziativa pregiudicherebbero le misure di risparmio nel settore della sanità Keystone Archive

Anche il Consiglio degli Stati, analogamente a quanto fatto dal Nazionale nel dicembre del 1999, ha respinto mercoledì con 28 voti senza opposizioni, l'iniziativa «per la libera scelta del medico e dell'istituto ospedaliero». I senatori hanno seguito le raccomandazioni del Consiglio federale, secondo cui il testo contribuirebbe a far esplodere i costi della sanità.

Il finanziamento ospedaliero sarà discusso in settembre dal parlamento nel quadro della seconda revisione della Legge sull’assicurazione malattie (LAMAL), ha spiegato Christine Beerli (PRD/BE) a nome della commissione.

Il testo dell’iniziativa chiede che i pazienti possano scegliere liberamente medico e ospedale, e che le casse malattia siano obbligate a rimborsare le prestazioni. Sostenuta da medici e cliniche private, l’iniziativa è stata respinta dal Consiglio Nazionale nel dicembre del 1999 con 151 voti contro 14.

La seconda revisione della LAMAL prevede di ripartire i costi ospedalieri tra Confederazione e cantoni, ha ricordato la consigliera federale Ruth Dreifuss. La responsabile del Dipartimento dell’interno, pur riconoscendo il contributo dato dall’iniziativa al dibattito sulla sanità, ritiene che la stessa «mini l’idea principale di controllo dei costi e della pianificazione ospedaliera».

Il finanziamento ospedaliero era regolato fino alla fine del 2000 dall’accordo di moratoria tra i cantoni e le casse malattia. I cantoni pagavano una parte dei costi di degenza per i pazienti in reparto privato e semi-privato ricoverati fuori dal cantone. In cambio le casse malattia rinunciavano a chiedere sovvenzioni cantonali per questi assicurati durante le cure prestate negli ospedali sul territorio del cantone.

swissinfo e agenzie

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