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L’offerta di Londra era la migliore

Una marea di coriandoli ha invaso Trafalgar Square, a Londra, all'annuncio della vittoria della candidatura inglese Keystone

Londra ospiterà i Giochi Olimpici del 2012. Seppur serrata, la vittoria inglese è meritata, secondo un membro del comitato olimpico internazionale (CIO).

Gian Franco Kasper ha detto a swissinfo che i delegati del CIO sono rimasti impressionati dalla passione dimostrata dagli inglesi e dalla loro candidatura.

Nella sfida finale di mercoledì a Singapore per aggiudicarsi i giochi olimpici del 2012, Londra ha battuto Parigi per 54 voti contro 50. Le altre città candidate – Madrid, New York e Mosca – sono state eliminate nel corso dei tre precedenti scrutini.

Il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha inviato un telegramma alla regina Elisabetta e al primo ministro Tony Blair, congratulandosi per la vittoria.

Schmid ha affermato di essere certo che la capitale britannica saprà dimostrare di essere in grado di organizzare «il più importante evento sportivo al mondo».

Gian Franco Kasper, presidente della Federazione internazionale di sci e membro del CIO dal 2000, ha rivelato di avere votato per Londra, mantenendo così la promessa all’ex-campione olimpico Sebastian Coe, presidente della delegazione londinese.

swissinfo: La lotta finale era fra Londra e Parigi. È rimasto sorpreso dalla vittoria dei britannici?

Gian Franco Kasper: Una settimana fa avrei detto di sì. Ma, dopo aver visto la campagna svolta a Singapore dai londinesi, non posso dirmi sorpreso dal risultato.

La lotta era serrata, ma Sebastian Coe, nelle vesti di capo della delegazione britannica, ha svolto un lavoro eccellente. Dal canto suo, Tony Blair ha parlato con ognuno dei membri del CIO.

swissinfo: Cos’altro ha giocato in favore di Londra?

G.F.K.: Principalmente, ha influito il modo in cui il team londinese ha portato avanti la propria campagna durante gli ultimi giorni prima del voto.

Ma anche l’eccellente presentazione fatta ai membri del CIO, molto emozionale e incentrata sull’eredità del movimento olimpico, ha influito sull’esito finale dello scrutinio. Il dossier tecnico era notevole. Tutto sommato, credo che il mondo sapesse che era giunta l’ora di aggiudicare ai britannici l’organizzazione dei giochi olimpici estivi.

swissinfo: Come avete votato lei e gli altri membri elvetici del CIO?

G.F.K.: Non posso parlare per gli altri, ma posso affermare che alcune settimane fa ho promesso a Sebastian Coe che avrei votato per loro. E questo per l’ottimo dossier tecnico presentato da Londra, ma anche perché hanno saputo vendersi in modo eccellente.

Per quanto concerne i voti, posso dire che generalmente, quando si deve scegliere la città che organizzerà i giochi, vi sono alcuni candidati che presentano buone credenziali ed altri che invece non sarebbero in grado di ospitare un simile evento sportivo. Questa volta invece, dovevamo scegliere fra cinque candidature da sogno. La decisione è quindi stata più emozionale che tecnica.

swissinfo: Lei ha parlato della passione dimostrata dal team inglese in questo frangente. I recenti tentativi elvetici di aggiudicarsi le olimpiadi invernali si sono invece rivelati un fallimento. Come lo spiega?

G.F.K.: In Svizzera nessuno è veramente interessato ad ospitare i giochi olimpici. Credo che attualmente non vi sia alcuna possibilità di presentare una candidatura elvetica unita.

Personalmente ritengo che la Confederazione non si vedrà aggiudicare i giochi nemmeno per i prossimi 15-20 anni. Li abbiamo ospitati due volte – nel 1928 e nel 1948, entrambi a St Moritz – ma le prospettive per il futuro non mi sembrano molto rosee.

La Svizzera dovrebbe dimostrare un maggiore spirito pionieristico in ambito sportivo. Nessuno, nel mondo politico o economico, è pronto a dimostrare fiducia o a investire in una candidatura elvetica.

swissinfo: Vi è comunque la possibilità di una candidatura svizzera per i giochi olimpici del 2018 o del 2022. Quale impatto avrà la decisione di attribuire i giochi del 2012 a Parigi su una futura candidatura svizzera?

G.F.K.: Teoricamente, la candidatura è possibile. Ma prima si dovrà scegliere la città che ospiterà i giochi nel 2014. La Corea è attualmente favorita. Ma si batte contro la Svezia e l’Austria.

Se la Corea dovesse vincere, ci sono buone possibilità che i giochi olimpici del 2018 tornino in Europa. Ma se nel 2014 dovessero vincere Svezia o Austria, possiamo essere certi che quelli che seguiranno non saranno attribuiti alla Svizzera.

intervista swissinfo: Ramsey Zarifeh
traduzione: Anna Passera

Il CIO è composto da 116 membri
104 di loro hanno partecipato allo scrutinio finale. I membri inglesi e francesi non potevano votare.
I membri elvetici sono 5: Marc Hodler, Denis Oswald, René Fasel, Joseph Blatter e Gian Franco Kasper.

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