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L’UDC e i Verdi col vento in poppa, i socialisti in difficoltà

Il PS (nella foto il suo presidente Hans-Jürg Fehr) potrebbe essere il gran perdente di queste elezioni Keystone Archive

Dai risultati parziali e dalle prime proiezioni cantonali per la Camera bassa emerge un grande perdente: i socialisti sono in notevole difficoltà, in particolare a Zurigo, Berna e Basilea.

A destra l’Unione democratica di centro è invece in crescita, così come i Verdi a sinistra. Il Partito liberale radicale perde leggermente, mentre il Partito popolare democratico dovrebbe mantenersi stabile.

Se le prime proiezioni cantonali dovrebbero confermarsi, il Partito socialista (PS) potrebbe uscire con le ossa rotte dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale (camera bassa) del parlamento svizzero.

In diversi cantoni, il PS registra infatti un forte calo: nel canton Berna, ad esempio, potrebbe passare dal 28% del 2003 al 21,6%, perdendo due degli attuali otto seggi. A Basilea città, la proiezione indica –6,6% (dal 40,9 al 34,3%) e un seggio in meno.

La perdita potrebbe essere consistente anche Zurigo: i socialisti potrebbero regredire – il condizionale è ancora d’obbligo – di oltre sei punti ed attestarsi al 19%.

Travaso di voti

Un calo di consensi dovrebbe registrarsi pure in diversi altri cantoni. Per ora è ancora difficile sapere in che misura la diminuzione percentuale si ripercuoterà sul numero di seggi.

Molti dei voti persi dai socialisti sono verosimilmente stati guadagnati dai Verdi. A Ginevra, ad esempio, il PS risulta in calo del 6% (al 20% circa), mentre gli ecologisti potrebbero compiere un balzo in avanti di cinque punti al 17% circa.

Un probabile travaso di voti di dimensioni simili si registra in diversi altri cantoni.

UDC avanza

Sull’altro fronte, l’Unione democratica di centro (UDC) dovrebbe far registrare qualche passo in avanti. Nel semi cantone di Obvaldo, ad esempio, il suo candidato è riuscito a creare la sorpresa, conquistando l’unico seggio detenuto finora dal Partito popolare democratico (PPD).

Grande sorpresa anche nel Giura, dove il rappresentante dell’UDC, grazie anche all’alleanza con il Partito liberale radicale (PLR), è riuscito ad impossessarsi del seggio del PPD.

A Ginevra – e anche in questo caso si tratta di una sorpresa – l’UDC potrebbe diventare il primo partito del cantone davanti ai socialisti.

Il partito di Christoph Blocher potrebbe guadagnare un seggio anche a San Gallo, Berna, Sciaffusa e nel canton Vaud.

PLR in calo, PPD stabile

Malgrado le sconfitte a Obvaldo e nel Giura, il PPD, dal canto suo, dovrebbe mantenersi sulle sue posizioni. Nel canton Vaud, il partito potrebbe conquistare un seggio.

Seppur non in maniera così marcata come il PS, anche il Partito liberale radicale (PLR) dovrebbe registrare un calo di consensi in diversi cantoni. Nel canton Vaud, il PLR (-4,3% a 14,2%) potrebbe addirittura essere superato dai Verdi e diventare il quarto partito.

In altri cantoni il partito diretto da Fulvio Pelli dovrebbe essere in grado di contenere le perdite – e in alcuni casi di compiere un passo in avanti – ma in linea generale il numero di seggi dovrebbe rimanere stabile.

La deputazione ticinese non dovrebbe cambiare composizione: nei prossimi quattro anni in Consiglio nazionale dovrebbero sedere ancora tre rappresentanti del PLR, due del PPD e del PS e uno della Lega. Per contro vi potrebbe essere un volto nuovo: in casa PPD Michele Moor è in leggero vantaggio sull’uscente Chiara Simoneschi-Cortesi.

swissinfo e agenzie

Unione democratica di centro: 26,7% (27,3% nell’ultimo sondaggio elettorale)

Partito socialista: 23,3% (21,7%)

Partito liberale radicale: 17,3% (15,5%)

Partito popolare democratico: 14,4% (15,4%)

Partito ecologista svizzero: 7,4% (10%)

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