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L’ultimo tiro di sigaretta nei treni svizzeri

L'introduzione del divieto di fumare permetterà di risparmiare sui costi di pulizia Keystone

Da domenica, giorno dell'entrata in vigore del nuovo orario, non è più possibile fumare nei mezzi di trasporto pubblici elvetici.

Il divieto di fumare è generale. La sigaretta è infatti bandita anche negli spazi chiusi delle stazioni, quali le sale d’aspetto e le biglietterie.

Chi si rifiuta di rispettare questa regola, si espone al rischio di dovere pagare una multa di 25 franchi.

Sei mesi fa, l’organizzazione mantello UTP (Unione dei trasporti pubblici), aveva annunciato che tutti i suoi membri, comprese le ferrovie federali svizzere (FFS), sostenevano l’introduzione del divieto.

Sui tram e gli autobus la sigaretta è fuori legge da anni. Le FFS avevano invece continuato ad offrire ai viaggiatori all’incirca un terzo di carrozze fumatori. Anche con l’entrata in vigore della nuova normativa, fumare negli spazi aperti delle stazioni e sui ponti scoperti dei battelli rimane comunque possibile.

Le FFS, che dichiarano di volere proteggere i loro utenti, si dicono «molto ottimiste» sulle reazioni all’introduzione di questa misura. Il portavoce Christian Kräuchi ha detto a swissinfo che la compagnia di trasporto elvetica non ha fatto che seguire la tendenza generale di vietare il fumo nei luoghi pubblici.

Migliore tasso d’occupazione

Secondo Kräuchi, il tasso d’occupazione delle carrozze dovrebbe migliorare per il fatto che i passeggeri e il personale che lavora sui treni non saranno più esposti al fumo passivo.

«Entro due settimane, applicheremo l’etichetta “non fumatori” su circa 3000 vagoni. Nel giro di sei mesi, tutti i posacenere saranno tolti o sigillati in modo da non poterli più aprire», ha aggiunto.

La misura dovrebbe inoltre permettere di ridurre i costi per la pulizia dei treni. Una misura che dovrebbe ampiamente compensare le spese legate all’introduzione del divieto.

I viaggiatori recalcitranti riceveranno un ammonimento da parte del personale del treno, che distribuirà loro un posacenere di cartone con la scritta «un’ultima boccata».

«Il nostro personale manterrà un atteggiamento amichevole ma al contempo si dimostrerà molto rigido. Non vi sarà discussione possibile in merito al divieto. Diremo semplicemente che i treni sono non fumatori», ha affermato Kräuchi.

Per il portavoce delle FFS non dovrebbero esserci problemi a fare applicare la normativa. Lo dimostra il fatto che il divieto di fumare è già rispettato sui treni regionali zurighesi, nonché in Francia e in Italia.

Nell’interesse dei fumatori

Al momento del suo annuncio – sei mesi fa – la decisione ha suscitato delle reazioni. Come quella di Moritz Suter, il noto fondatore dell’ex-compagnia aerea Crossair, che è accorso in aiuto degli amanti della sigaretta.

Suter ha proposto di aggiungere delle carrozze fumatori private ai treni a lunga distanza, ad esempio sulle linee Ginevra-Romanshorn o Basilea-Chiasso. Ma, per mancanza di soldi, il suo progetto non ha potuto essere messa in atto.

«Più che di una proposta concreta, si trattava di un’idea», commenta Christian Kräuchi. «Abbiamo spiegato a Suter che per realizzarla sarebbe stato necessario introdurre dei vagoni speciali. I costi sarebbero stati molti elevati e non è riuscito a trovare i fondi necessari in un lasso di tempo così breve».

swissinfo, Robert Brookes
(traduzione dall’inglese: Anna Passera)

Meno del 25% dei passeggeri dei treni fuma.
I posti nelle carrozze fumatori rimangono spesso vuoti.
Molti fumatori preferiscono infatti sedersi nelle carrozze non fumatori.
Sui tram e sui bus il divieto di fumare è in vigore da anni.

L’introduzione del divieto di fumare costerà alle FFS circa 11 milioni di franchi.

Per la trasformazione delle carrozze fumatori in carrozze non fumatori sono necessari 8,5 milioni di franchi.

Chi viola il divieto rischia una multa di 25 franchi.

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