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L’Unesco si interessa al ghiacciaio dell’Aletsch

Anche la bellezza del paesaggio tra i criteri per l'ammissione alla "tutela" Unesco swissinfo.ch

Il ghiacciaio svizzero dell'Aletsch, il più lungo d'europa, fa un "passo avanti" verso il gruppo dei beni protetti dall'Unesco. Il preavviso positivo è giunto da un comitato dell'Ufficio ONU che tutela il patrimonio mondiale. Sarebbe la prima volta che una regione alpina raggiunge tale riconoscimento.

Un rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura ha confermato venerdì che la pre-candidatura dell'”Jungfrau-Aletsch-Bietschhorm” è stata accettata la scorsa settimana durante una riunione a Parigi.

Natarajan Ishwaran ha riferito a swissinfo che ora sembra “molto probabile” che il Comitato Unisco preposto al vaglio delle candidature segua la raccomandazione della commissione durante la prossima riunione ad Helsinki, in dicembre.

L’area in questione è vasta 470 chilometri quadrati e include il ghiacciaio dell’Aletsch (24 chilometri), il più lungo nelle Alpi; la scelta sottolinea l’importanza delle biodiversità racchiuse nella foresta ai fianchi dell’Aletsch e nelle imponenti vette dell’Eiger, Monch e Jungfrau.

La candidatura svizzera è caldeggiata per tre ragioni: l’importanza del ghiacciaio, la rappresentatività dell’habitat alpino e sub-alpino e uno scenario fuori dal comune. Prima che la raccomandazione venisse inoltrata, la commissione ha valutato la misura in cui la popolazione locale vede di buon occhio il passo, nonché la cura dedicata alla conservazione dell’area.

Per gli esperti il “marchio” Unesco concentrerà l’attenzione sugli effetti negativi l surriscaldamento del pianeta sui ghiacciai alpini, come l’Aletsch, che stanno regredendo. La regione è sito protetto svizzero dal 1983: il “marchio” di qualità Unesco vincolerebbe la Confederazione a mantenere inalterato e protetto l’Aletsch per le generazioni future.

Dopo questo preavviso positivo, bisogna aspettare la decisione definitiva il prossimo dicembre, nel corso dell’assemblea plenaria dei membri dell’Unesco in programma ad Helsinki.

Se la candidatura sarà accettata, il ghiacciaio dell’Aletsch entrerà a far parte del patrimonio culturale mondiale nel ristretto gruppo dei “siti naturali”, accanto al Grand Canyon negli Stati uniti e al Kilimangiaro in Africa; per quanto riguarda la Svizzera, l’Aletsch potrebbe aggiudicarsi il quarto “marchio” qualitativo Unesco, preceduto dal centro medievale della città di Berna, dall’abbazia di San Gallo, dal convento di Müstair e dai tre castelli di Bellinzona.

La lista del patrimonio culturale Unesco si basa sulla “Convenzione sulla protezione mondiale culturale e naturale” del 1972. I Paesi firmatari sono 159. I criteri per essere ammessi sono molto rigorosi e severi. I siti prescelti devono avere una certa “unicità” e rappresentare “un simbolo autentico di un’identità regionale”. Nello stesso tempo, come recita la Convenzione, devono essere espressione di un “valore universale eccezionale”.

swissinfo

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