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La Borsa svizzera ai massimi storici

Il corso delle azioni rallegra i banchieri, come questi della banca Julius Bär Keystone

Chiudendo oltre la soglia psicologica di 8500 punti, lo Swiss Market Index ha superato giovedì il suo record precedente, risalente al 1998.

Secondo gli esperti il mercato delle azioni non è sopravvalutato e questa crescita potrebbe proseguire.

Spinto dal record di mercoledì a Wall Street e dai buoni risultati registrati sulla piazza di Tokio, lo Swiss Market Index (SMI) ha segnato giovedì un nuovo massimo storico, chiudendo a 8511,05 punti.

Nel corso della giornata, lo SMI è addirittura salito a 8514,74 punti, polverizzando il precedente record del 21 luglio 1998 (8499).

Risultati in crescita

Il mercato è spinto in particolare dai due giganti bancari Credit Suisse (+ 2,2% a 74,50 franchi) e UBS (+1,6% a 75,70 fr.). In marcata salita anche l’istituto di credito Julius Baer (+1,8% a 129,6 fr.). In crescita pure le blue chip assicurative: +0,8% per La Bâloise a 121,50 fr., +1,6% per Zurich Financial Services a 308,75 fr, + 0,5% per Swiss Life a 292 fr. Risultato invariato invece per Swiss Re a 98,05 fr.

Fra i titoli in rialzo figurano inoltre quelli di ABB (2,4% a 16,90 franchi), Adecco (+2,4% a 75,55 fr.), Swatch (+1% a 244,30 fr.) e Richemont (1,6% a 61,10 fr.).

I «pesi massimi» Novartis e Roche non registrano dal canto loro variazioni, mentre la Nestlé è in lieve calo (-0,06%).

Basi solide

Secondo gli esperti, questa fase di crescita è destinata a protrarsi nel tempo. La Banca cantonale di Zurigo (BCZ) ritiene che alla fine dell’anno lo SMI dovrebbe situarsi attorno agli 8600 punti.

«Le basi sulle quali si fonda il mercato sono solide», ha detto all’agenzia finanziaria AWP Claude Zehnder, analista alla BCZ. Contrariamente a quanto avvenne in passato nel periodo del boom dei titoli internet, oggi il mercato è sostenuto anche dalle blue chip. «Le valutazioni si basano maggiormente sui risultati che sulle aspettative», aggiunge.

Per Christian Gattiker, della banca Julius Bär, la valutazione odierna del mercato è inferiore di circa il 30% rispetto a otto anni fa e le previsioni sugli utili sono molto più prudenti rispetto a quel periodo.

Dal canto suo, Kurt Strittmatter, della banca Rahn & Bodmer, non ritiene che il mercato sia sopravvalutato. «Rispetto al 1998 o anche al 200, l’atmosfera che si respira sui mercati è meno impregnata di euforia. Vi è più moderazione», afferma.

swissinfo e agenzie

Lo Swiss Market Index (SMI) è il principale indicatore della Borsa svizzera (SWX).
Raggruppa i 27 principali titoli elvetici.
Attorno a queste «blue chip» si effettua il 90% degli affari totali della Borsa.
Lo SMI si è chiuso giovedì a quota 8511,05 punti.
Il precedente record risaliva al 21 luglio 1998 (8499 punti).

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