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La Catena aperta alla Quinta Svizzera

Dal 20 aprile la Catena della Solidarietà si apre anche alla generosità degli svizzeri dell'estero swissinfo.ch

La Catena della Solidarietà si è aperta l'anno scorso anche agli svizzeri dell'estero: possono manifestare la loro generosità partecipando alle collette.

I sondaggi d’opinione indicano che la Catena della Solidarietà è il sistema di beneficenza più conosciuto in Svizzera. La storia della Catena della Solidarietà ha inizio il 26 settembre 1946 quando due animatori della Radio romanda, Roger Nordmann e Paul Valloton lanciano, assieme al cabarettista Jack Rollan, un’emissione radiofonica che, oltre all’intrattenimento, rappresenta l’occasione per raccogliere fondi e beni da destinare ai più diseredati. La trasmissione avrà un grande successo di ascolto, oltre a porre le basi di quella Catena della Solidarietà tra gli esseri umani destinata ad allungarsi negli anni e che, adesso, attraverso la Rete, abbraccia il mondo intero.

Una lunga Catena della Solidarietà segnata da storie e speranze che ogni anno offre, tra l’altro, un aiuto concreto a circa 40 mila bambini bisognosi in Svizzera e nei Paesi in via di sviluppo e sostiene 2.500 tra persone e famiglie in Svizzera e di svizzeri dell’estero che attraversano momenti finanziari precari. Le azioni concrete realizzate in 56 anni di solidarietà sono innumerevoli e significano aver offerto, in Svizzera e nel mondo intero, aiuti finanziari, sostegno medico e generi di prima necessità a popolazioni stremate da inondazioni, terremoti, fame, cicloni, intemperie, guerre e conflitti civili e malattie devastanti come la lebbra o l’Aids.

Solidarietà planetaria

Povertà, miseria, crisi sociali e catastrofi naturali che ancora oggi, ad oltre mezzo secolo dalle devastazioni umane e materiali ereditate dall’Europa con la seconda guerra mondiale, sono l’incubo quotidiano per milioni di persone nel mondo intero. La dimostrazione concreta di questo “stato di necessità planetario” sono gli oltre 300 progetti attualmente in cantiere in più di 40 Paesi. Progetti portati avanti con organizzazioni umanitarie partner come Caritas, Croce Rossa, Soccorso operaio, Terres des Hommes, Medair, Bambini del mondo e Medici senza frontiere.

A differenza di altre organizzazioni, la Catena della Solidarietà investe interamente il ricavato delle collette nell’azione umanitaria concreta, senza alcuna deduzione. Per questo e per il fatto che nel 1999 ogni franco ottenuto dalle donazioni è aumentato di due centesimi, la Catena della Solidarietà -costituitasi in Fondazione nel 1983- gode la reputazione di essere una delle opere di aiuto umanitario più efficienti ed efficaci del mondo.

Per aiutare basta un e-mail

I quasi 600 mila svizzeri dell’estero sono ora chiamati a partecipare a questa Catena della Solidarietà con i più diseredati. Per farlo basta inviare una cosiddetta e-mail, direttamente all’indirizzo di posta elettronica della sede principale che è info@bonheur.ch. Basterà indicare il proprio indirizzo e, se si desidera, aggiungere alcune righe per riassumere la propria vita, descrivere la situazione professionale ed il luogo dove si abita, informazioni utili ai collaboratori della Catena della Solidarietà per tracciare il profilo dei donatori.

L’indirizzo di posta elettronica servirà alla Catena della Solidarietà per contattare in modo rapido ed a buon mercato gli svizzeri dell’estero quando vengono organizzate collette per interventi di solidarietà in caso di catastrofi. Un sostegno attivo viene anche da Swisscom. L’operatore Telecom elvetico offre, sabato 20 aprile, la possibilità di telefonare gratuitamente all’estero per annunciare a parenti ed amici che la Catena si apre alla generosità della Quinta Svizzera, perché la Solidarietà è un atto che coinvolge tutti.

Sergio Regazzoni

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