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La dogana avrà le sue teste di cuoio

Per far fronte alla criminalità organizzata, la dogana crea un corpo speciale Keystone Archive

La Svizzera sta creando un'unità speciale per lottare in modo più efficace contro la tratta d'esseri umani, la migrazione illegale e il traffico di droga.

Operativo nel 2006, il gruppo sarà mobile ed armato. Lavorerà in stretta collaborazione con le dogane elvetiche ed estere.

Dal 2006, la Svizzera disporrà di un’unità speciale d’intervento del Corpo delle guardie di confine per lottare contro la criminalità organizzata transfrontaliera.

Obiettivi di questa nuova unità sono di sostenere i servizi inquirenti della dogana e di coordinare gli interventi, ad esempio contro il contrabbando, in particolare di stupefacenti, la migrazione illegale e la tratta d’esseri umani.

Criminalità sempre più organizzata

“Negli ultimi anni, il contrabbando ha assunto sempre più le forme della criminalità organizzata e i delitti sono diventati più gravi”, indica a swissinfo Walter Pavel, responsabile della comunicazione dell’amministrazione federale delle dogane. I malviventi sono sempre “più preparati e agiscono con meno scrupoli, ad esempio nel traffico di sigarette”.

Le inchieste inoltre sono sempre più complesse e spesso interessano vari circondari doganali, ciò che crea delle “difficoltà nelle capacità investigative”, concede Pavel. Nel contempo la dogana deve sopprimere circa 450 posti di lavoro nell’ambito delle misure di risparmio della Confederazione. Grazie a questo nuovo gruppo le indagini potranno “focalizzarsi sui grossi casi di contrabbando”.

Un gruppo mobile ed armato

Responsabile del reparto, composto da 18 persone, sarà un ex membro delle teste di cuoio della polizia bernese. Attualmente si stanno reclutando i quadri e la formazione inizierà nel corso del 2005.

Mobile ed armato, il gruppo potrà svolgere veri e propri compiti di polizia di sicurezza, ad esempio aiutando gli inquirenti ad effettuare interventi ad alto rischio o a raccogliere informazioni che richiedono un notevole dispendio d’energie e di mezzi, dal punto di vista sia temporale che geografico.

Il reparto lavorerà a stretto contatto anche con le autorità estere, ma non potrà compiere proprie indagini.

In futuro, tutte le guardie di confine potranno trarre insegnamenti dall’esperienza dei membri di questa formazione speciale: tra gli altri incarichi assegnati al gruppo vi è infatti quello di coadiuvare l’istruzione per quanto riguarda pedinamenti, perquisizioni ed arresti.

swissinfo ed agenzie

Nel 2003, le dogane svizzere hanno sequestrato 138 chili di cocaina e 100 di eroina. Sono stati registrati 3535 casi di contrabbando di stupefacenti.
101’219 persone sono state respinte alla frontiera.
34’063 persone sono state consegnate alla polizia.
Le entrate illegali sono state 8181.

Le dogane disporranno dal 2006 di un proprio gruppo d’intervento, il cui compito sarà soprattutto di lottare contro la criminalità organizzata.
Il reparto, composto da 18 persone, sarà mobile ed armato ed aiuterà gli inquirenti in interventi ad alto rischio.

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