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La famiglia svizzera nel 2004

L'analisi dell'evoluzione della famiglia svizzera nel "Rapporto sulle famiglie 2004".

Attualmente il numero delle economie domestiche è superiore di un terzo rispetto al 1970. Tale crescita è dovuta essenzialmente alle coppie senza figli, che sono raddoppiate. Il numero dei nuclei familiari con figli è invece rimasto costante, evidenzia il rapporto. Oltre la metà della popolazione vive ancora in economie domestiche familiari.

Ogni famiglia ha in media quasi due bambini. Le coppie sposate hanno tendenzialmente più figli delle famiglie monoparentali e delle coppie di concubini. Quasi la metà delle coppie sposate ha due figli, un terzo ne ha uno. Più del 50 per cento delle famiglie monoparentali e delle coppie di concubini ha un figlio.

Uomini e donne si sposano più tardi rispetto al 1970: i primi infilano l’anello al dito in media a 31 anni, le seconde a 29 anni. Le donne sposate hanno in media il primo figlio a 30 anni, gli uomini a 33 anni. In media le donne hanno 1,4 figli (nel 1970 ne avevano 2,1). Rispetto alla metà degli anni Settanta il tasso di natalità è diminuito del 50 per cento.

Situazione finanziaria

Riguardo alla situazione finanziaria delle famiglie, emerge che le uscite principali sono rappresentate dall’affitto e dalle spese per i figli. Lo studio evidenzia che «è più caro avere un solo figlio che due». Per una famiglia monoparentale i costi mensili dei figli sono stimati a circa 1 800 franchi, per un’economia domestica di coppia con due figli a circa 1 000 franchi.

Oggigiorno le madri esercitano più spesso un’attività lucrativa rispetto al passato. Di tutte le coppie di genitori quasi la metà è costituita da una madre che lavora a tempo parziale e da un padre che lavora al 100 per cento. La Svizzera ha il più alto tasso in Europa di donne professionalmente attive.

Un terzo delle economie domestiche con figli ricorre alle «offerte di custodia complementare alle famiglie» (per esempio gli asili nido): il doppio rispetto a dieci anni fa. Vi sono grandi differenze fra cantone e cantone sulle possibilità proposte: esse condizionano in modo considerevole la conciliabilità fra vita privata e professionale.

Ticino all’avanguardia

In Svizzera non esiste una concezione unitaria della politica familiare. I provvedimenti presi a livello federale riguardano prevalentemente l’aspetto economico. La partecipazione della Confederazione nel campo degli interventi a livello sociale è minore. I cantoni godono di ampi margini di manovra.

In un raffronto con i cantoni di Vaud, Zurigo e Lucerna, emerge che il Ticino è quello che mette in atto una politica familiare più all’avanguardia. È inoltre il cantone più generoso, con circa 10 000 franchi per figlio, nell’ammontare delle deduzioni fiscali per i minorenni.

Fiore all’occhiello del cantone è anche il cosiddetto «Modello ticinese», che prevede prestazioni familiari complementari molto più estese che negli altri cantoni. Esse costituiscono un sistema a tre livelli per ridurre la povertà delle famiglie.

Infine, il Ticino dispone di un margine di manovra molto ampio nell’ambito della custodia dei figli (per esempio la presenza di asili nido) grazie a diverse leggi, che obbligano il cantone a promuovere strutture per le famiglie. La posizione di punta della Svizzera italiana è confermata anche da un confronto fra otto comuni, fra cui figurano Lugano e Locarno.

swissinfo e agenzie

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