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La Festa nazionale non lascerà il Rütli

Vista aerea sul praticello del Rütli, nel canton Uri Keystone

Nonostante i disordini avvenuti quest'anno, la Commissione del Rütli ha deciso di mantenere i festeggiamenti del 1° agosto sullo storico praticello.

Entro la fine dell’anno verranno presentate misure concrete per prevenire nuove azioni di protesta e di disturbo da parte dei gruppi di estremisti di destra.

La Commissione speciale del Rütli non intende cedere alle provocazioni dei giovani di estrema destra, che già da alcuni anni si recano in massa sul praticello in occasione del 1° agosto.

Nell’ultima edizione dei festeggiamenti, gli estremisti con la testa rapata hanno seriamente perturbato le celebrazioni, in particolare il discorso pronunciato dal presidente della Confederazione Samuel Schmid.

Circa 700 giovani avevano fischiato ed insultato a più riprese il consigliere federale, che era faticosamente riuscito a portare a termine la sua orazione.

Nuove misure

La Commissione del Rütli condanna «con assoluta chiarezza» le azioni «poco democratiche e poco elvetiche degli ambienti di estrema destra» durante le celebrazioni della festa nazionale, si legge in una nota diramata mercoledì.

Ma i membri dell’organismo ritengono indispensabile proseguire i festeggiamenti sul sito nel canton Uri, considerato la culla della Confederazione elvetica.

Una decisione che avrebbe l’avvallo della popolazione svizzera: secondo un sondaggio condotto ad inizio agosto e pubblicato dal settimanale Sonntagsblick, l’88% delle persone intervistate ritiene giusto mantenere anche in futuro le commemorazioni sul praticello.

Per evitare nuove intemperanze, una delegazione della Commissione presenterà però entro la fine dell’anno delle proposte su come garantire uno svolgimento degno dei festeggiamenti del 1° agosto.

Tra le misure ventilate figura la possibilità di invitare un pubblico selezionato di persone ai festeggiamenti. Un provvedimento considerato da molte persone non «democratico», soprattutto in occasione di una festa nazionale che dovrebbe essere aperta a tutta la popolazione.

La Commissione intende collaborare con il Consiglio federale e i cantoni interessati – Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo e Lucerna – per l’elaborazione delle proposte, tra cui figura inoltre un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine.

Libertà di espressione

Anche il Consiglio federale aveva già condannato severamente le intemperanze, definite indegne per la Svizzera.

«Viviamo in una società libera e aperta, ma ci deve anche essere rispetto per l’oratore che ha il diritto di esprimersi», aveva detto a metà agosto lo stesso Schmid.

In quell’occasione, l’esecutivo elvetico aveva pure condannato le vive manifestazioni di protesta avvenute in agosto durante due interventi del consigliere federale Christoph Blocher, perturbati da giovani di sinistra a Winterthur (canton Zurigo) e da militanti giurassiani a Saignelégier (canton Giura).

swissinfo e agenzie

La Festa nazionale del primo agosto è stata istituita alla fine del XIX secolo, ma solo dal 1994 è diventata un giorno festivo ufficiale in tutto il paese.

Con questa giornata festiva viene celebrato il patto difensivo siglato ad inizio agosto 1291 – secondo il mito sul prato del Rütli – dai rappresentanti dei cantoni di Uri, Svitto ed Untervaldo, i quali hanno gettato le basi di un’alleanza che ha portato poi alla nascita della Svizzera moderna nel 1848.

Gli estremisti di destra sono presenti sul prato del Rütli da una decina d’anni. Avevano fatto parlare di loro per la prima volta nel 2000, quando avevano fischiato l’allora consigliere federale Kaspar Villiger.

Quest’anno è stato fortemente perturbato il discorso pronunciato dal presidente della Confederazione Samuel Schmid. Il Consiglio federale ha condannato le intemperanze avvenute il 1° agosto.

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