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La grande gioia di Alinghi

Russell Coutts e Ernesto Bertarelli: un brindisi meritato al successo di Alinghi Keystone

SUI-64 sconfigge i neozelandesi e riporta in Europa la Coppa America: un fremito d'orgoglio e soddisfazione percorre la Svizzera.

La grande famiglia di Alinghi, dai membri dell’equipaggio agli appassionati di vela, brinda ad un successo storico.

In Svizzera, più precisamente nella bacheca del club nautico di Ginevra: ecco dove andrà a finire il trofeo sportivo più vecchio del mondo, quella Coppa America che lasciò la natia Inghilterra nel 1851 e che da allora è lontana dall’Europa.

A riportarla sul vecchio continente ci penseranno Ernesto Bertarelli e compagni che l’hanno strappata a Team New Zealand in una finale senza storia, vinta per 5 regate a zero dalla barca elvetica.

Lacrime di gioia, ma non per tutti

Quando poco dopo le 17, ora locale, Team New Zealand è rientrato nel porto di Auckland, ad attenderlo c’erano migliaia di sostenitori che l’hanno accolto con un ultimo caloroso applauso, quasi a volerlo consolare della sconfitta. «È finita, la Coppa va in Europa», riassume un commentatore televisivo. C’è aria di rassegnazione, qualcuno si asciuga una lacrima, la gente non ha voglia di parlare.

Un’atmosfera ben diversa regna su Alinghi, accolta dalla piccola e rumorosa colonia elvetica. «Abbiamo dimostrato che l’impossibile non esiste», dichiara un sorridente Bertarelli. «Per molte persone questa vittoria è portatrice di speranza». Russel Coutts, lo skipper di Alinghi, rilancia: «Sono fiero del nostro risultato. Bisogna che la gente si renda conto che fino a due anni e mezzo fa Alinghi non esisteva».

Famiglie, amici, appassionati, ma anche curiosi hanno festaggiato tutta la notte con i marinai di Alinghi. «Un’atmosfera unica per un risultato unico» commenta il coach di Alinghi, il ginevrino Pierre-Yves Jorand. «Vedere tutte queste persone condividere la nostra gioia è fantastico».

Ginevra in festa

Nonostante i festeggiamenti, la maggioranza degli appassionati di vela presenti a Auckland – per lo più sostenitori di Team New Zealand – ha riservato ad Alinghi solo un timido applauso di circostanza. Alla Società nautica di Ginevra le cose sono andate ben diversamente.

Più di 600 persone, raccolte nei saloni della Società nautica, hanno seguito in diretta la regata decisiva. «C’era gente anche di fuori, non hanno avuto posto tutti», ha commentato Alec Tournier, segretario generale dello Yacht club.

Per Tournier, «la serata è stata unica, indimenticabile». L’atmosfera era allegra e ad ogni passaggio di boa o quando la televisione mostrava il vantaggio dell’imbarcazione svizzera, il pubblico emetteva grida di gioia. Quando infine Alinghi ha raggiunto il traguardo, il pubblico è esploso e ha fatto saltare i tappi delle bottiglie di champagne.

«Vittoria storica»

A dirlo è nientemeno che il Consiglio federale. Samuel Schmid e Pascal Couchepin si sono complimentati telefonicamente con Bertarelli e con tutta l’équipe di Alinghi. «Il successo di Alinghi non è importante solo per la sua dimensione sportiva» ha sottolineato il capo del Dipartimento federale dello sport «ma anche perché è il frutto di una stretta collaborazione tra i settori della tecnologia, del design e dell’economia».

La gioia è esplosa anche al Politecnico federale di Losanna (PFL), consulente scientifico ufficiale di Alinghi. «Lo sport si è dimostrato uno stimolo formidabile per gli studenti», ha dichiarato Jan-Anders Manson, coordinatore del partenariato scientifico per il PFL. Al progetto hanno collaborato quattro laboratori collegati a tre diverse facoltà.

Per Adolf Ogi, ex consigliere federale oggi attivo nel programma ONU «sport al servizio dello sviluppo e della pace», il successo premia la forza di volontà e lo spirito pionieristico di quanti si sono lanciati nell’impresa Alinghi. Il team internazionale messo in piedi da Bertarelli ha dimostrato quanto sia importante il lavoro di squadra. «Una barca è un’ONU in miniatura», ha commentato Ogi «dove i singoli sono importanti ma non devono dimenticare di essere una parte del tutto».

Festeggiamenti in vista

Al loro ritorno a Ginevra, i vincitori della coppa America avranno un’accoglienza degna di un capo di Stato. Ad attenderli non ci saranno solo gli appassionati di vela, ma anche numerose personalità della politica e una folla di giornalisti.

Per sabato 8 marzo è previsto un grande corteo sul lungolago ginevrino, dove l’equipaggio di Alinghi sfilerà col trofeo. Questa manifestazione permetterà al team, che ha regatato portando i colori della Società nautica di Ginevra, di condividere la gioia con la popolazione.

Anche la Posta vuole rendere omaggio ai vincitori della Coppa America, creando per l’occasione un francobollo speciale «Alinghi, Switzerland». Il francobollo, del valore di 90 centesimi, sarà disponibile già a partire dai prossimi giorni. Un modo diverso per festeggiare, come dice un comunicato della Posta, «un capolavoro dello sport e della tecnica».

swissinfo e agenzie

Alinghi batte in finale Team New Zealand per 5 vittorie a 0
Durante le qualificazioni (Coppa Louis Vuitton) e la finale Alinghi ha gareggiato sempre con la barca SUI-64
In totale si è aggiudicata 32 delle 35 regate disputate

Con un budget di 95 milioni di franchi, Alinghi è riuscita nell’impresa storica di vincere la Coppa America al primo tentativo.

Il trofeo, mai vinto da una barca europea, tornerà sul vecchio continente dove fu realizzato nel 1851 da un gioielliere inglese per la prima edizione della Coppa America. Il successo allora arrise a America (USA) che sconfisse Aurora (GB) al largo dell’isola di Man.

Vincere la Coppa America con Alinghi ha fatto entrare nella storia lo skipper neozelandese Russel Coutts che, con Charlie Barr (1899, 1901, 1903) e Harold Vanderblit (1930, 1934, 1937), è il solo ad essersi aggiudicato il prestigioso trofeo per tre volte consecutive.

Coutts detiene inoltre il maggior numero di vittorie consecutive (14), numero che rappresenta contemporaneamente il record assoluto di regate vinte. Inoltre è il solo skipper ad aver vinto la competizione con due sindacati diversi (Team New Zealand e Alinghi).

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