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La Gretag Imaging è finita

Il digitale ha tolto molti clienti al business dello sviluppo delle foto Keystone Archive

L'impresa che produce impianti per lo sviluppo di fotografie, costretta a portare i propri libri contabili in tribunale. 1000 posti a rischio, di cui 400 in Svizzera.

Da stella della borsa, a vittima dell’era delle foto digitali.

Una brutta sorpresa di Natale

Il consiglio d’amministrazione ha dichiarato di essere molto dispiaciuto di dover comunicare questa decisione appena prima di Natale. I mezzi per versare i salari di dicembre sono comunque stati trovati.

Portare avanti le attività della società non ha più senso, scrive il Cda. Per questo motivo notificherà al più presto al tribunale distrettuale competente l’eccesso di debiti. Si stanno tuttavia cercando soluzioni per proseguire le attività nei settori in grado di sopravvivere, in particolare per la Gretag Imaging SA.

Per ora non è ancora possibile sapere quanti impieghi potranno essere salvati, ha indicato il direttore delle finanze. Nella peggiore delle ipotesi tutto il personale sarà licenziato.

Un analista finanziario che vuole restare anonimo confessa a swissinfo che: “Il triste episodio è la conseguenza di decisioni prese dall’amministrazione precedente. La nuova direzione, dice l’analista, è arrivata troppo tardi per riuscire a salvare la compagnia con le proprie iniziative”.

“Certe attività della Gretag restano finanziariamente buone senza per altro permettere di salvare la holding nel suo insieme”, conclude.

Il piano di risanamento non ha funzionato

A inizio dicembre il gruppo aveva comunicato una drastica ristrutturazione, piano che prevedeva di focalizzare le attività nel settore delle macchine per grandi laboratori. Aveva anche precisato il piano di risanamento, con una riduzione da 10 franchi nominali a un franco del valore dei circa 13,7 milioni di azioni in circolazione e una successiva ricostituzione del capitale.

Dopo intense trattative con i creditori, banche italiane e il gruppo americano Kodak hanno assicurato il loro accordo alla rinuncia parziale di quanto loro dovuto, tuttavia a condizione che gli altri debiti del gruppo siano saldati a breve scadenza. Il direttore delle finanze ha spiegato che però la Gretag Imaging non ha i mezzi liquidi necessari.

Inoltre nel frattempo le prospettive degli affari si sono ulteriormente deteriorate, rendendo necessarie rettifiche di valore sulle partecipazioni e sulle scorte di magazzino. Viste le complesse relazioni giuridiche e finanziarie all’interno del gruppo, il Cda non è riuscito a trovare altra soluzione nel rispetto delle norme di legge e tenuto conto dello scarso tempo a disposizione.

A fine ottobre Gretag Imaging aveva già comunicato la soppressione di 450 posti di lavoro, di cui 90 in Svizzera, pari a un terzo degli impieghi. Dalla fine degli anni ’50 la Gretag era controllata dalla Ciba-Geigy. Nell’estate del 1990 il gruppo era stato ceduto al management.

I conti 2001 si erano chiusi in rosso. Il gruppo aveva subito una perdita di 285,7 milioni di franchi su un giro d’affari di 460,7 milioni. Nel primo semestre di quest’anno il risultato negativo si è ridotto a 5,2 milioni.

swissinfo e agenzie

L’azione è crollata dell’80% del suo valore quest’anno.
Gretag Imaging sperava di ritornare alle cifre nere nel 2003.
Le prospettive di affari sono invece peggiorate.

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