La minaccia dei tagli della Confederazione sulla Quinta Svizzera
Riunione annuale, sabato a Berna, del Consiglio degli svizzeri all'estero, il "Parlamento" degli oltre 600.000 espatriati.
Al centro delle discussioni, i tagli annunciati dalla Confederazione.
I circa 80 partecipanti alla riunione del Consiglio degli svizzeri all’estero (CSE) si sono detti preoccupati per la sopravvivenza di istituti e rappresentanze elvetiche nel mondo.
In particolare, sottolinea una nota del CSE, sono in pericolo le scuole svizzere all’estero, nonché istituzioni come swissinfo o Presenza Svizzera.
Gli Svizzeri all’estero si oppongono inoltre allo smantellamento dei servizi consolari.
Il peso politico della Quinta Svizzera
In occasione di questa sessione primaverile del CSE – emanazione dell’Organizzazione degli Svizzeri (OSE) all’estero – si è discusso anche del peso politico degli espatriati e della seconda tornata di negoziati tra Berna e Bruxelles.
Stando all’ex consigliere nazionale, nonché attuale presidente dell’OSE, Georg Stucky, «la Quinta Svizzera è un fattore politico sempre più importante».
A sostegno della sua tesi, Stucky ha fatto riferimento alla consultazione dello scorso 24 novembre sul diritto d’asilo. Senza i voti degli svizzeri all’estero, indica Stucky nella nota del CSE, l’esito della consultazione sull’inizitiva UDC «Contro gli abusi nel diritto d’asilo» sarebbe stato diverso.
swissinfo
Circa 600.000 svizzeri vivono all’estero
Il 60% vivono nei paesi dell’UE
La più grande comunità vive in Francia (160.000)
In Italia sono 43.000
Negli Usa quasi 70.000
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