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La porta dei mondiali è aperta

La stampa domenicale svizzera euforica dopo la vittoria della nazionale swissinfo.ch

La nazionale di calcio svizzera ha compiuto un passo da gigante verso i mondiali del 2006 in Germania: è l'opinione unanime della stampa domenicale elvetica.

Il 2-0 allo Stade de Suisse di Berna contro la Turchia nell’andata degli spareggi è la pedana di partenza ideale per affrontare con fiducia il ritorno previsto mercoledì sulle rive del Bosforo.

«Un biglietto definitivo per i mondiali del 2006 non lo abbiamo ancora in tasca, ma se la squadra di Koebi Kuhn mercoledì ad Istanbul giocherà in maniera così magistrale come sabato nulla potrà andare storto»: l’analisi del SonntagsBlick è condivisa da tutta la stampa domenicale svizzera, che sottolinea la «concentrazione», lo «spirito combattivo» e la «voglia di vincere» di cui hanno dato prova i giocatori rossocrociati.

«Una vittoria che serve da trampolino di lancio», «La porta dei mondiali è aperta», «Un 2-0 per sognare», titolano rispettivamente la NZZ am Sonntag, il SonntagsBlick e la SonntagsZeitung.

Una prestazione quasi perfetta

Le Matin Dimanche sottolinea dal canto suo che «la Svizzera ha ora in mano un biglietto che basterà vidimare mercoledì sera ad Istanbul».

«La Svizzera – continua il foglio svizzero romando – ha realizzato una prestazione quasi perfetta sotto tutti i punti di vista (…). Dall’inizio ha saputo sviluppare il suo gioco, condannando l’ospite, soffocato e travolto, al ruolo di spettatore».

Secondo la SonntagsZeitung il 2-0 «è meritato, più che meritato, poiché è stato il risultato di una prestazione piena d’abnegazione».

«Rispetto alle squadre degli scorsi ann scorsi in questa mancano le stravaganze dei fratelli Yakin, feriti, la furbizia di giocatori come Chapuisat e l’energia di Stiel. Questa selezione ringiovanita ha però guadagnato in sostanza e in solidità», commenta dal canto suo la NZZ am Sonntag.

Ampio spazio è dedicato ai due marcatori ed in particolare al 20enne della Lazio Valon Behrami, entrato in campo all’83° e che finora in nazionale aveva giocato solo uno scorcio di partita contro l’Irlanda.

«Il figlio d’Albania, ticinese d’adozione, ha a lungo esitato prima di scegliere di indossare la maglia rossocrociata», ricorda Le Matin Dimanche, ritracciando la storia di questo giovane «che ha definitivamente conquistato il cuore degli svizzeri».

Ancora novanta lunghi minuti

Ma gli elogi per gli altri giocatori della nazionale non mancano. Il portiere Zuberbühler? «Impeccabile». Il capitano Vogel? «Estremamente intelligente». Il difensore Ludovic Magnin? «Una macchina da corsa»…

Il SonntagsBlick ricorda inoltre che la squadra che è stata battuta sabato aveva terminato al terzo posto tre anni fa nei mondiali organizzati in Corea del Sud e Giappone: «Allora furono i turchi la grossa attrazione del torneo. Se la partita di sabato venisse presa come pietra di paragone, la Germania ha guadagnato ben più di questa Turchia poco ispirata: la Svizzera».

Nessuno però dimentica che novanta minuti separano ancora la Svizzera dal Graal: «Novanta minuti che allo stadio Sükrü Sarcoglu di Istanbul saranno lunghi, lunghi e difficili – si legge sulla SonntagsZeitung – davanti a migliaia di tifosi scalmanati e di fronte a una squadra turca che ha ormai le spalle al muro».

swissinfo, Daniele Mariani

La Svizzera ha vinto per 2-0 contro la Turchia l’andata degli spareggi per i mondiali di calcio in programma nel 2006 in Germania.
Ad assistere alla partita allo Stade de Suisse di Berna vi erano 31’130 spettatori (tutto esaurito).
Le reti sono state segnate da Philippe Senderos (41°) e da Valon Behrami (86°).
Il ritorno è in programma mercoledì 16 novembre ad Istanbul. La Svizzera dovrà fare a meno di Ludovic Magnin, sospeso.

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