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La precisione svizzera per le elezioni americane

Beat Fehr crede nell'interesse degli americani per l'efficacia elettorale svizzera. swissvs.org

La reputazione della Svizzera si fonda anche sull’efficacia del suo sistema di voto. I numerosi appuntamenti con le urne si svolgono senza le imbarazzanti incertezze e lentezze delle ultime presidenziali americane.

E allora qualcuno prova a commercializzare questa eccellenza proprio negli Stati Uniti.

L’idea all’origine del progetto: creare un’impresa capace di commercializzare il sistema di voto svizzero. E i primi clienti che la nuova compagnia intende guadagnarsi sono gli Stati Uniti.

A Beat Fehr, il fondatore della società «Sistema elettorale svizzero – libertà di voto» l’idea è venuta sentendo alla radio, nel luglio scorso, che gli Stati Uniti intendevano invitare degli osservatori internazionali per le elezioni presidenziali del prossimo 2 novembre.

Fehr, che progetta sistemi elettronici, ha così appreso che Washington investirà 4 miliardi di dollari per dotarsi di un sistema che permetta di evitare il riprodursi dei problemi verificatisi in occasione delle ultime elezioni presidenziali, quando il conteggio dei voti è rimasto sospeso ancora diversi mesi dopo lo spoglio delle schede.

«Se per un’unica elezione si intende investire una somma simile, allora significa che in questo settore esiste davvero un grande potenziale» ha pensato Fehr.

La democrazia svizzera… un marchio registrato

L’idea di Fehr è molto semplice. Ad alcuni potrà sembrare anche pazza, ma nel giro di poche settimane, con un capitale di non più di 100 mila franchi svizzeri, è effettivamente riuscito a creare una compagnia nella quale lavorano 10 persone provenienti da orizzonti diversi (ingegneri, studenti in scienze politiche, avvocati, programmatori).

Il comunicato stampa dichiara che il marchio «Sistema elettorale svizzero – libertà di voto» intende proporsi come marchio di qualità, alla stessa stregua di quello di cioccolato, orologi e banche svizzeri.

La democrazia svizzera è conosciuta ovunque, e il sistema di voto è reputato per la sua precisione e per la fiducia di cui gode presso i cittadini.

Basti ricordare, per fare un solo esempio, che in Svizzera si è chiamati alle urne per referendum e iniziative tra 3 e 6 volte all’anno, e che le operazioni si svolgono senza file d’attesa, con un tempo medio di espressione del voto che non supera il minuto.

In Svizzera, la confusione e gli errori che si sono prodotti nella fase di conteggio delle schede nelle scorse elezioni presidenziali statunitensi sono a dir poco impensabili: le operazioni di spoglio non superano mai, in media, tre ore per seggio.

Un «sistema elettorale» in vendita

Precisione, affidabilità: sono queste le qualità del sistema di voto svizzero che la compagnia di Beat Fehr intende commercializzare. Sì, ma come?

Fehr e la sua équipe hanno studiato tutti i sistemi di voto in uso in Svizzera, sia sul piano federale, sia su quello cantonale e comunale. Dallo studio hanno ricavato una serie di consigli e di esempi che il 16 agosto scorso sono stati condensati in un rapporto. E’ questa la «merce» che si apprestano a vendere.

Se un qualsiasi ufficio elettorale metterà in atto i consigli e i suggerimenti formulati nel rapporto, potrà ottenere il marchio di qualità svizzero «Sistema elettorale svizzero – libertà di voto».

Dall’idea alla commercializzazione

E’ ancora difficile valutare quali siano le reali possibilità di successo dell’impresa. Il primo passo compiuto, stando alle dichiarazioni di Beat Fehr a swissinfo, è consistito nell’invio della documentazione informativa ai centri di voto e agli organismi interessati negli Stati Uniti.

«Questo significa che siamo già passati alla fase operativa», spiega Fehr. Ma non è ancora possibile formulare una valutazione dell’impatto ottenuto.

E anche se Fehr è convinto che davanti alla sua compagnia si apra un mercato ben più vasto di quello statunitense, che include l’insieme dei paesi democratici, ammette che solo l’esperienza potrà darne conferma.

«Come tutte le idee pionieristiche», afferma, «anche questa è piena di incognite. Il grande vantaggio però è che ogni dubbio verrà sciolto entro il prossimo due novembre (data delle elezioni presidenziali statunitensi). Il primo responso sarà quindi noto entro breve.»

Insieme all’esito delle elezioni, apprenderemo quindi se la democrazia made in Switzerland è davvero una merce esportabile.

swissinfo, Elham Manea
(traduzione dall’arabo: Luisa Orelli)

2 novembre: elezioni presidenziali americane
4 miliardi di dollari: la somma investita da Washington per un sistema di conteggio dei voti affidabile

La compagnia «Sistema elettorale svizzero – libertà di voto» è stata fondata nel luglio 2004.

La compagnia ha acquistato il diritto all’uso esclusivo della denominazione «Sistema elettorale svizzero – libertà di voto».

La compagnia pubblica un rapporto che comprende un insieme di consigli ispirati all’esperienza svizzera in materia di voto.

Se un centro elettorale applica i consigli contenuti nel rapporto, acquisisce il diritto di fregiarsi del marchio registrato.

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