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La prima donna alla testa dei radicali

Christiane Langenberger sostituirà Gerold Bührer alla presidenza del Partito liberale radicale (PLR).

La 61enne consigliera agli Stati vodese, sposata e madre di due figli, è stata eletta sabato a Lucerna dai delegati del partito.

La Langenberger è entrata in parlamento sette anni fa, prima come consigliera nazionale e poi dal 1999 come consigliera agli Stati. Nel 1998 si è fatta conoscere sul piano nazionale candidandosi alla successione di Jean-Pascal Delamuraz.

È perfettamente bilingue, conosciuta in Svizzera tedesca e specializzata nei dossier sociali e riguardanti la formazione. Dal 1999 è anche vicepresidente del PLR.

È «fedele alla linea del partito, a volte fino al dogmatismo, ma con sfumature latine», dice di lei il collega vodese agli Stati, il socialista Michel Béguelin. Christiane Langenberger si è impegnata a fondo a favore dell’assicurazione maternità e per la soluzione dei termini in materia di aborto.

Militante femminista da lungo tempo, ha presieduto l’Associazione svizzera per i diritti della donna. «Per una radicale, le sue posizioni sono coraggiose», aggiunge Béguelin.

L’interesse della Langenberger per il settore della formazione l’ha portata a presidere l’Associazione per l’orientamento scolastico e professionale, la Fondazione per la ricerca nelle cure infermieristiche, la Società svizzera per la ricerca applicata in formazione professionale e l’istituto svizzero di Bioinformatica.

La consigliera agli Stati non possiede più alcun mandato economico. Ha infatti abbandonato all’inizio del 2002 la vicepresidenza della cassa malattia Supra. «Dopo il cambiamento alla direzione, non condividevo più alcune opzioni».

swissinfo e agenzie

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