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La ripresa economica si conferma

Le esportazioni hanno spinto ancora una volta l'economia svizzera. Panalpina

Secondo le stime del Segretariato di Stato dell'economia (seco), il prodotto interno lordo della Svizzera è aumentato di circa il 2% nel 2005.

La crescita dell’economia elvetica si conferma. Lo sviluppo è simile a quello dell’anno precedente ed è leggermente superiore alla media dell’Unione Europea.

Stando ai dati ancora provvisori comunicati giovedì dal Segretariato di Stato dell’economia (seco), il prodotto interno lordo (PIL) della Svizzera è aumentato dell’1,9% nel 2005.

La crescita è inferiore a quella del 2,1% registrata nel 2004, ma secondo il centro di competenza della Confederazione per le questioni economiche, il dato è da interpretare come il segnale che la ripresa congiunturale si è consolidata.

Rallentamento nel 4° trimestre

Dopo due trimestri caratterizzati da una forte espansione (+0,9%), la crescita si è un po’ attenuata tra ottobre e dicembre.

Nel quarto trimestre l’incremento del PIL è infatti stato dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,7% su base annua. I dati sono lievemente inferiori alle previsioni degli analisti, che puntavano rispettivamente sullo 0,6 e sul 2,8%.

«Dopo sei mesi vigorosi era quasi naturale che la crescita rallentasse», ha commentato Bruno Parnisari, responsabile del settore congiuntura del seco.

Una cosa è però certa: la ripresa si basa su fondamenta solide. «La crescita dovrebbe proseguire nel 2006, con un rialzo del PIL dell’1,8%», ha dichiarato Parnisari.

In questo momento la Svizzera sta pure facendo meglio di molti paesi dell’Unione Europea. Nella zona euro (12 paesi) nel 2005 la crescita, secondo i dati provvisori, è in media dell’1,4%, mentre nell’Unione Europea dell’1,6%.

Ripercussioni sull’impiego

Le schiarite sul fronte congiunturale dovrebbero ripercuotersi positivamente sul mercato del lavoro, che da tre mesi mostra segni di ripresa.

«Le imprese hanno dato prova di prudenza fino a metà dello scorso anno. Oggi assumono più facilmente», ha osservato l’economista del seco.

L’esperto della Confederazione spiega questo cambiamento con il fatto che «quasi per miracolo il rincaro del petrolio non ha avuto l’impatto tanto temuto». L’inflazione è rimasta moderata e la domanda mondiale è restata stabile.

Secondo Bruno Parnisari, la concorrenza e la mondializzazione dell’economia hanno causato una diminuzione dei prezzi in molti settori, che ha compensato il rialzo dei costi per l’oro nero.

La crescita registrata in Svizzera è da attribuire soprattutto agli investimenti e alle esportazioni, ha precisato il Segretariato di Stato dell’economia.

L’espansione dei consumi privati è proseguita, anche se nel quarto trimestre la crescita è un po’ rallentata (+0,2% rispetto al terzo trimestre).

swissinfo e agenzie

Crescita del PIL nel 2005 (dati in parte provvisori)
Svizzera: 1,9%
UE: 1,6%
Francia: 1,9%
Regno Unito: 1,8%
Austria: 1,7%
Germania: 0,9%
Italia: 0%
Stati Uniti: 3,5%
(fonti: seco, Eurostat e agenzie)

Il prodotto interno lordo (PIL) rappresenta il valore complessivo della produzione economica di un paese, calcolato sulla base dei beni e servizi finali prodotti durante un periodo determinato.

Sono inclusi in questo indice anche le prestazioni di agenti economici che esercitano la loro attività in Svizzera, ma che hanno il loro domicilio all’estero.

Sono invece esclusi dal calcolo i redditi conseguiti all’estero da operatori economici residenti all’interno del paese.

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