La situazione sociale degli studenti alla lente
Più della metà degli studenti delle università svizzere provengono da famiglie abbienti, più dei tre quarti hanno un lavoro accanto agli studi e oltre un terzo abita presso i genitori.
È quanto risulta da uno studio sulla situazione sociale degli studenti che sarà pubblicato in febbraio dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Secondo i dati dell’UST, il 59% degli studenti universitari sono cresciuti in famiglie benestanti, il 25% provengono dalla classe media e il 16% dalle classi meno agiate.
Nelle Scuole universitarie professionali (SUP) queste percentuali sono rispettivamente del 49, del 29 e del 22%. Le classi sociali sono definite in base alla formazione e alla situazione professionale dei genitori.
Nelle università, la proporzione di studenti provenienti da famiglie abbienti è particolarmente elevata nelle facoltà di medicina, farmacia, scienze tecniche e economia. Nelle SUP, questa situazione si osserva nelle classi di design e di belle arti.
I tre quarti lavorano
Il 77% degli studenti esercitano un’attività lucrativa accanto agli studi. Spesso, in un caso su due, i giovani lavorano per necessità economica o per essere indipendenti dai genitori. In media, essi consacrano 38 ore alla settimana alla loro formazione e 7 all’attività lavorativa.
Secondo i risultati dello studio dell’UST, il 38% degli studenti abita ancora a casa dei genitori, il 4% in case per studenti e il 58% restante in appartamenti. Quelli che vivono a casa di mamma e papà spendono mediamente 1300 franchi al mese, gli altri 1900.
In media, i genitori finanziano più della metà delle spese degli studenti. Questa proporzione varia dal 63% dei benestanti al 45% dei meno abbienti. L’attività lavorativa dei giovani copre il 36% delle loro spese.
Meno del 20% degli studenti riceve una borsa o un prestito di studio. Il 5% di essi deve inoltre chiedere un prestito a una banca per finanziare la propria formazione.
“Studiare è un diritto”
Secondo l’Unione svizzera degli studenti universitari (USU), i risultati del rapporto dimostrano ancora una volta “il fallimento della formazione terziaria in Svizzera dal punto di vista della democratizzazione degli studi”.
In un comunicato diffuso giovedì, l’USU chiede a chi dispone di potere decisionale di “prendere coscienza del fatto che gli studi non dovrebbero essere un privilegio, bensì un diritto”.
swissinfo e agenzie
All’inizio dell’anno scolastico 2006/7 erano circa 114’000 gli studenti iscritti nelle scuole universitarie svizzere (+ 1.3% rispetto all’anno precedente).
Nelle scuole universitarie professionali, gli effettivi superavano quota 55’000 (+ 4% rispetto al 2005/2006)
Nel 2015 il numero di studenti potrebbe raggiungere quota 200’000.
In Svizzera esistono 2 scuole politecniche federali (Zurigo e Losanna) che dipendono dalla Confederazione e 10 scuole universitarie cantonali, controllate e finanziate dai cantoni.
Il sistema universitario svizzero comprende pure 8 scuole universitarie professionali, 15 alte scuole pedagogiche e altri istituti universitari sussidiati dalla Confederazione.
Tra questi figurano in particolare l’Istituto universitario di alti studi internazionali di Ginevra (IUHEI) e l’Istituto di alti studi in amministrazione pubblica di Losanna (IDHEAP).
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