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La stampa estera sulla vittoria dell’UDC

“Alle elezioni svizzere trionfa un nazista miliardario”: lo scioccante titolo del quotidiano di sinistra italiano “l’Unità” dà un’idea di come possa venir percepito all’estero il leader carismatico dell’UDC, Christoph Blocher.

La stampa internazionale dà uno spazio considerevole alle elezioni per il rinnovo del parlamento elvetico, ma pochi i commenti. Tutti sottolineano la natura anti-europeista e xenofoba dell’UDC.

Facendo diventare il suo partito la prima forza politica della Svizzera, “Blocher è riuscito là dove ha fallito il suo amico Jörg Haider nelle elezioni austriache del novembre 2002.”

Così scrive in prima pagina il quotidiano italiano di sinistra “l’Unità”, che sottolinea comunque come la vittoria di Blocher sia stata offuscata dal rafforzamento del Partito socialista e dei Verdi a scapito di liberali e democristiani.

Il magnate sbaragliatutto

“Svizzera, trionfo della destra anti-immigrati e ostile alla Ue”. Così il quotidiano online di “Repubblica”, mentre “Il Corriere della Sera” sottolinea come il successo del partito “nazional-populista” sia dovuto alla “proposta di chiusura delle frontiere della Confederazione agli immigrati”.

Il sito della BBC mette l’accento sull’aggressiva campagna antistranieri del partito di Blocher, che ha guadagnato le simpatie di una parte della popolazione, scontenta e resa più insicura dall’incertezza della situazione economica, ma ha anche provocato una denuncia da parte dell’agenzia ONU per i rifugiati.

Una Svizzera razzista?

Se lo chiede il francese “Le Monde”, nella versione digitale, che si sofferma sulla polarizzazione della politica elvetica, a destra e a sinistra a discapito del centro, e riporta alcune dichiarazioni fatte da Blocher alla Televisione Svizzero Romanda TSR.

Di fronte alle telecamere l’industriale zurighese si è felicitato per la vittoria del suo partito nella regione francofona del Paese, cosa che gli ha permesso di diventare a tutti gli effetti un partito “nazionale” e non più solo un fenomeno della Svizzera tedesca.

Anzi nella sua roccaforte storica l’UDC ha “segnato un po’ il passo”, sottolinea l’articolo di Le Monde: nella parte germanofona l’UDC ha infatti guadagnando dei seggi, ma ne ha anche perso qualcuno.

Il Partito della protesta

Così definisce l’UDC la “Süddeutsche Zeitung”, che ricorda le radici agrarie della formazione politica di destra. “Vince il partito di Blocher, sconfitta per i liberali-radicali nell’oasi fiscale”, titola invece un altro quotidiano tedesco, la “Frankfurter Allgemeine”.

Il giornale ricorda come l’immagine del PLR (FDP in tedesco), il partito del mondo economico che esce tra i più sconfitti, abbia sofferto in seguito a diversi scandali di manager ad alto livello ad esso legati.

L’austriaco “Der Standard” dedica un ritratto a Christoph Blocher, che è riuscito a catturare l’attenzione dei media, in patria e all’estero grazie alle dubbiose campagne populistiche del suo partito.

“Un dinosauro della politica” che con il risultato elettorale di domenica ha ricevuto “un alto onore”, secondo il commentatore del giornale austriaco.

swissinfo, Raffaella Rossello

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