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La Svizzera a bordo di “Galileo”

In futuro il controllo satellitare dei trasporti terrestri sarà molto più sviluppato Keystone

La Svizzera intende partecipare al programma europeo di navigazione satellitare "Galileo" concentrandosi soprattutto sul controllo dei trasporti.

Euroways

La volontà è stata espressa dall’ambasciatore svizzero in Italia Alexis Lautenberg, ad un convegno organizzato a Milano dal Centro di studi e ricerche aerospaziali “Euroways”, a pochi mesi dall’approvazione definitiva -lo scorso mese di marzo- del progetto “Galileo” da parte dell’Unione Europea.

Proprio quest’anno la Confederazione festeggia il 40-simo anniversario dell’entrata nel Consorzio spaziale europeo, all’inizio chiamato European Space Research Organisation (ESRO) e divenuto nel 1975 l’odierna Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Il nostro paese vi contribuisce nella misura del 3 per cento del budget globale (circa 61 milioni di Euro nel 2001), partecipando inoltre alle missioni comuni, con l’astronauta Claude Nicollier. Quest’anno è anche giunto il via libera all’ambizioso sistema “Galileo”, con il quale a partire dal 2004 saranno lanciati in orbita attorno alla Terra i primi elementi di una costellazione di trenta satelliti.

Una volta operativo (si calcola entro il 2008), “Galileo” sarà in grado di guidare tutti i mezzi di trasporto per la navigazione, il traffico motorizzato (per i veicoli adeguatamente equipaggiati), i sistemi di sorveglianza e d’emergenza, rispondendo anche a tutte le esigenze della comunità aeronautica, compresi gli atterraggi di precisione. A differenza inoltre del sistema americano GPS e del russo Glonass, sarà posto esclusivamente sotto controllo civile.

Un progetto grandioso

Il costo del progetto è di circa 60 miliardi di Euro, il che ne fa un elemento portante dell’economia europea di domani. Per la sua attuazione, i vari paesi membri dell’ESA hanno messo in atto una serie di collaborazioni, anche a livello regionale. È nato così, ad esempio, il gruppo degli “Otto vettori d’Europa”, in cui accanto a Lombardia, Piemonte, Liguria, Catalogna, Brema, Baden-Württemberg e Rhone-Alpes, figura anche la Svizzera, in stretto contatto in particolare con Lombardia e Piemonte nella rete di eccellenza “Delphìnos”, che si occupa di applicazioni del tipo posizionamento e monitoraggio del territorio.

Seguendo questa impostazione, al quarto “Forum aerospaziale” a Milano Alexis Lautenberg ha auspicato un rafforzamento della partecipazione svizzera a “Galileo”, definendo prioritario il controllo dei trasporti. Questo sia per affrontare meglio i problemi di traffico ai valichi alpini, guidando opportunamente i camion via satellite, sia per migliorare la sicurezza nel caso di trasporto di materiali pericolosi o sensibili.

Grazie ai satelliti, insomma, si dovrebbe riuscire anche a fluidificare la viabilità delle strade, senza contare che l’intero sistema dovrebbe generare, nei primi quindici anni di servizio, circa centomila posti di lavoro nei paesi membri, Svizzera compresa.

Alessandra Zumthor

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