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La Svizzera aiuta i paesi più poveri a sdebitarsi

Dissetare l'Africa: con i pozzi, come qui in Nigeria, e con l'aiuto allo sdebitamento Keystone

La Svizzera stanzierà 33 milioni di franchi in favore dell'iniziativa della Banca mondiale volta a ridurre il debito dei paesi più poveri.

Il contributo servirà a finanziare la prima fase dell’iniziativa (2006-2007). Per quanto riguarda l’eventuale partecipazione anche alla seconda fase, che si estenderà sull’arco di otto anni, il governo elvetico deciderà più tardi.

Nel giugno del 2005 i dirigenti degli Stati del G8 hanno deciso di azzerare completamente i debiti dei Paesi in via di sviluppo più poveri nei confronti dell’Agenzia internazionale per lo sviluppo (IDA), del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Fondo africano di sviluppo.

Un fardello il cui importo complessivo ammonta a ben 40 miliardi di dollari.

Margine di manovra

Scopo principale della decisione del gruppo di Stati più industrializzati del pianeta è quello di accordare ai paesi più poveri, oberati dai debiti, un margine di manovra finanziario che permetta loro di meglio concentrarsi sulla lotta alla povertà nonché sullo sviluppo sociale ed economico.

A beneficiare dell’aiuto sono in totale 39 Stati, 33 dei quali si trovano in Africa, mentre gli altri fanno parte dell’America latina e dell’Asia.

L’iniziativa è stata adottata nel 2005 a Gleneagles, nel Regno Unito, in occasione dell’assemblea annuale del FMI e della Banca Mondiale. Denominata MDRI (Multilateral Debt Relief), ed è gestita dalla comunità internazionale dei donatori.

Partecipazione elvetica alla prima fase

Anche la Svizzera partecipa a questo progetto di sgravio. Mercoledì il Consiglio federale (governo) ha infatti deciso di stanziare 32,5 milioni di franchi per l’attuazione della sua prima fase (2006-2007).

Il finanziamento di tale importo, precisa il Dipartimento federale dell’economia in un comunicato, si farà grazie al budget della Segreteria di Stato dell’economia (5 milioni) e a quello dell’aiuto finanziario multilaterale della Direzione per lo sviluppo e la cooperazione (28 milioni).

Per quanto riguarda i futuri contributi della Confederazione alla seconda fase dell’iniziativa, che si estenderà dal 2008 al 2015, il Consiglio federale e il Parlamento decideranno in un secondo tempo basandosi su un credito quadro separato.

Svizzera pioniera

La Svizzera figura fra gli Stati pionieri nell’ambito dello sdebitamento dei paesi poveri.

Già negli anni Novanta infatti, la Confederazione ha lanciato dei programmi in favore dei paesi del Sud debitori.

Nel 1996 le autorità elvetiche hanno inoltre contribuito al lancio del programma multilaterale di sdebitamenteo avviato dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale.

swissinfo e agenzie

La Banca africana di sviluppo (AfDB) è stata fondata nel 1964 a fine di promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’Africa.

È l’unica banca multilaterale nella quale i mutuatari detengono anche la quota maggioritaria di azioni (60%).

Rappresenta una delle più importanti istituzioni multilaterali in Africa e ogni anno concede crediti per circa 2 miliardi di franchi.

La Svizzera è membro della banca dal 1982. Finanzia inoltre il Fondo africano di sviluppo sin dalla sua fondazione nel 1973.

La Banca mondiale è un’agenzia specializzata dell’Onu, fondata nel 1944 a Bretton Woods congiuntamente al Fondo monetario internazionale.

Oggi è una delle principali istituzioni nella lotta contro la povertà. Ogni anno versa infatti fra i 20 e i 30 miliardi di dollari ai Paesi in via di sviluppo.

I suoi membri sono 184. Non tutti però detengono lo stesso potere in seno all’istituzione. Basti pensare che gli Stati Uniti hanno un diritto di voto del 16,41%, la Germania del 4,49%.

La Svizzera si trova in un gruppo di paesi (fra cui ad esempio l’Azerbaigian, la Polonia o l’Uzbekistan) il cui diritto di voto si attesta al 2,97%.

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