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La Svizzera avrà un sistema d'allarme rapimento bambini

Chi l'ha vista? Appello allo stadio per Madeleine McCann, scomparsa in estate in Portogallo Keystone Archive

Anche nella Confederazione sarà instaurato un dispositivo d'allarme rapido in caso di sequestro di minorenni. Lo ha deciso mercoledì la camera bassa del parlamento.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 ottobre 2007 minuti

Il sistema si baserà, tra l'altro, sull'invio di fotografie ai telefoni cellulari della popolazione.

In Svizzera l'idea di un dispositivo d'allerta rapimento bambini sta prendendo sempre più piede. Mercoledì, il Consiglio nazionale ha accolto tacitamente due mozioni che vanno in questo senso.

Dal canto suo, il governo è disposto a fare quanto in suo potere per facilitare l'adozione di un tale dispositivo. Il ministro della giustizia Christoph Blocher farà il punto con i responsabili cantonali a metà novembre e spera di arrivare ad una decisione di principio entro la primavera del 2008.

I problemi sollevati dalle mozioni parlamentari saranno affrontati in stretta collaborazione con i cantoni proprio perché a loro spetterà il compito di lanciare l'allarme al momento della sparizione di un bambino.

L'obiettivo è permettere una reazione rapida e coordinata, caratterizzata in particolare dalla diffusione massiccia, immediata e sistematica di messaggi e d'informazioni rivolti alla popolazione.

Il governo valuta inoltre la possibilità di cooperazioni internazionali.

Martedì, i ministri di giustizia dell'Unione europea hanno rinunciato ad istituire un sistema d'allarme su scala europea. Continuano però a sostenere gli sforzi dei singoli paesi e puntano ad un meccanismo non troppo rigido e geograficamente limitato.

Attraverso il cellulare

L'istituzionalizzazione di un dispositivo d'allarme è stato reclamato da più parti in Svizzera dopo il rapimento di Ylenia Lenhard. Il corpo senza vita della bambina, rapita a fine luglio, è stato rinvenuto a metà settembre.

Nello stesso periodo, a Roubaix, nel nord della Francia, un bambino di cinque anni - coetaneo di Ylenia - è stato ritrovato poche ore dopo la sua scomparsa grazie alla diffusione di messaggi sulle reti radiofoniche e televisive e sui pannelli indicatori delle stazioni e delle autostrade.

In parlamento, il deputato liberale radicale Didier Burkhalter ha sottolineato che questo dispositivo non è un'assicurazione contro tutti i rischi. Tuttavia offre una possibilità supplementare di salvare la vita a un bambino.

Il piano francese, che si ispira alle precedure anglosassoni, è stato lanciato in Francia nel 2006 e finora è stata utilizzato quattro volte, sempre con successo.

La seconda mozione adottata dal Consiglio nazionale prevede che l'allarme venga lanciato anche via MMS, il sistema di messaggi multimediali (testo, foto, audio, video) dei telefoni cellulari. La mozione incarica il governo di prevedere misure che permettano agli operatori di telefonia mobile di lanciare l'allerta in una determinata zona geografica. Gli MMS comporterebbero la fotografia del bambino rapito, la sua descrizione e un numero telefonico per le segnalazioni.

swissinfo e agenzie

Allarme rapimenti

Un dispositivo di allarme in caso di rapimenti di bambini è già realtà in alcuni paesi occidentali. Gli Stati Uniti lo hanno introdotto già nel 1996; Francia, Grecia e Portogallo nel 2006.

Il sistema permette di diffondere molto rapidamente e sull'insieme del territorio nazionale delle informazioni precise concernenti un probabile sequestro, segnatamente tramite i media, i pannelli informativi sulle autostrade o messaggi audio nelle stazioni.

Uno studio realizzato nel 1993 negli Stati Uniti ha evidenziato che le prime ore successive a un sequestro sono decisive: su 621 rapimenti conclusisi con un omicidio, nel 44% dei casi i bimbi erano stati uccisi durante la prima ora, nel 74% nelle prime tre ore e nel 91% nelle prime 24 ore dopo il sequestro.

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Il caso Ylenia

Questa estate la Svizzera è stata scossa dall'omicidio della piccola Ylenia, una bambina di 5 anni e mezzo scomparsa a fine luglio mentre usciva dalla piscina di Appenzello. Alcuni oggetti appartenuti alla bambina erano stati trovati a 30 chilometri dal luogo della scomparsa.

Il giorno dopo in un bosco vicino al luogo di ritrovamento degli oggetti era stato scoperto il cadavere di un suicida. Nel suo furgone si trovavano tracce di Ylenia.

Il cadavere della bambina è poi stato ritrovato a metà settembre nello stesso bosco da un privato cittadino.

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