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La Svizzera impone un embargo militare al Libano

Il movimento Hezbollah è colpito direttamente dalle sanzioni dell'ONU. Nella foto, militanti di Hezbollah sventolano la bandiera gialla del loro movimento accanto a quella libanese Keystone

Il governo svizzero si è allineato alle decisioni prese in agosto dal Consiglio di sicurezza dell'ONU. Le sanzioni mirano a disarmare le milizie libanesi come quelle di Hezbollah.

L’embargo militare, che entra in vigore giovedì, non si applica alle forniture approvate dal governo libanese o dalla Forza internazionale ONU in Libano (FINUL).

Il Consiglio federale ha deciso di imporre al Libano un embargo sul materiale d’armamento, conformemente alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Per rendere effettiva la decisione e dato che i provvedimenti vanno al di là di un semplice embargo dei beni, vietando l’insieme dei servizi in materia di armamento, il governo ha adottato un’ordinanza ad hoc, che entrerà in vigore giovedì.

Saranno così proibite le esportazioni di armi e di materiale simile, ma anche “il finanziamento, la mediazione e la formazione tecnica” in materia di armamento.

In una nota il Dipartimento federale dell’economia precisa che “le sanzioni (…) non sono indirizzate contro il Libano in quanto Stato, ma contro le milizie armate come quelle di Hezbollah”.

Il Segretariato di Stato dell’economia (SECO) potrà autorizzare eccezioni “solo se le rispettive forniture sono state approvate dal governo di Beirut o dalle forze ad interim dell’Onu in Libano”.

Dal 1998 la Svizzera ha esportato verso il paese dei cedri materiale bellico per un valore complessivo di circa 35mila franchi, indica il comunicato.

34 giorni di guerra

Il conflitto tra le milizie sciite di Hezbollah e Israele è durato 34 giorni e si è concluso il 14 agosto. Da allora è in vigore un cessate il fuoco.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, il conflitto ha causato 1’187 vittime civili, la distruzione di 15’000 case, di 80 ponti e di 94 strade.

Il governo libanese ha stimato che i danni alle infrastrutture ammontano a 3.6 miliardi di dollari (4.5 miliardi di franchi).

swissinfo e agenzie

Negoziata durante due settimane tra Parigi e Washington, la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’ONU è stata votata dopo un mese di scontri tra l’esercito di Israele e le milizie di Hezbollah e d’incessanti bombardamenti sul Libano.

La Svizzera è attiva in Libano in diversi ambiti: umanitario, sminamento… Dopo la fine del conflitto, diverse squadre d’esperti della Direzione dello sviluppo e della cooperazione si sono recati nel paese dei cedri.

Il Consiglio federale ha accordato all’inizio del mese di settembre un credito supplementare di 20 milioni di franchi per l’aiuto umanitario in Libano e nei Territori palestinesi occupati.

Il Dipartimento federale della difesa ha appena ordinato in Israele dei pezzi di ricambio per i suoi elicotteri Super Puma. La transazione è stata criticata dagli ambienti pacifisti e dai verdi.

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