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La Svizzera inventa un diesel (quasi) pulito

La nuova tecnologia svizzera abbatte le emissioni inquinanti dei motori diesel Keystone

L’Ufficio federale dell’ambiente ha presentato lunedì una nuova tecnologia che consente di abbattere drasticamente le emissioni inquinanti dei motori diesel.

Basata su un processo di denitrificazione, la nuova tecnica si applica ad autocarri, torpedoni e macchinari da cantiere.

La nuova tecnologia è il risultato di un impegno comune tra l’Institut für angewandte Umwelttechnik umtec di Rapperswil, nel Canton San Gallo, l’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste, del paesaggio (UFAFP) ed alcune piccole e medie imprese svizzere (PMI).

“Il nuovo sistema di denitrificazione, che riduce del 90 % le emissioni d’ossidi d’azoto dei motori diesel, è un eccellente esempio di partenariato tra economia privata e ricerca scientifica, con il sostegno della Confederazione”, ha dichiarato il direttore dell’UFAFP Philippe Roch nel corso della conferenza stampa.

La Confederazione, attraverso l’UFAFP, si è assunta il 40 % dei costi del progetto, mentre il rimanente 60 % è stato assicurato dai partner dell’industria privata.

“Quest’innovazione consente di affrontare l’importante problema ecologico della qualità dell’aria”, ha aggiunto Philippe Roch.

Gli ossidi d’azoto

Gli ossidi d’azoto provocano la formazione d’ozono al suolo, un gas irritante che è la principale componente dello smog estivo.

“I motori diesel producono quantità da tre a sei volte maggiori d’ossidi d’azoto rispetto a quelli a benzina”, fa notare Emmanuelle Robert, portavoce dell’ATA, l’Associazione Traffico e Ambiente.

In Svizzera le emissioni d’ossidi d’azoto, dovute essenzialmente ai veicoli diesel, superano largamente i valori limite della strategia sulla protezione dell’aria.

“Attualmente non esiste alcuna disposizione legale che imponga l’installazione di un sistema di denitrificazione sui veicoli diesel. Una norma in tal senso, detta Euro 5, entrerà in vigore nel 2009”, precisa Daniel Zürcher, responsabile del Servizio ricerca e tecnologia dell’UFAFP.

Una prima assoluta

Per autocarri e bus con motori diesel, finora non esisteva alcun sistema di limitazione delle emissioni d’ossido d’azoto paragonabile al catalizzatore a tre vie dei motori a benzina.

Il sistema svizzero, che pesa 50 chilogrammi, funziona in maniera indipendente dal motore e la sua produzione, allo stato attuale, costa sui 30 mila franchi.

Può essere installato su tutti i veicoli diesel, anche sui modelli più vecchi, che passano così direttamente dalla norma Euro 1 a quella Euro 5.

“In Svizzera circolano all’incirca 50 mila veicoli pesanti diesel, che non soddisfano i requisiti della norma Euro 4. Si tratta di un potenziale di mercato interessante”, precisa Heiri Hafner, responsabile del progetto all’umtec di Rapperswil.

Prove positive

I valori limite delle emissioni dei motori diesel sono stati progressivamente abbassati dall’inizio degli Anni Novanta per ridurre l’inquinamento atmosferico, in particolare quello dovuto agli ossidi d’azoto.

A tal proposito nel 1993 è entrata in vigore la norma Euro 1, mentre attualmente è in vigore la Euro 3.

La nuova tecnologia è utilizzata da oltre un anno e mezzo su un bus prototipo che presta servizio nel comune sangallese di Wil.

I risultanti sono straordinari: col nuovo sistema di denitrificazione, le emissioni inquinanti del bus sono conformi a quelle stabilite dalla norma Euro 5, che entrerà in vigore fra cinque anni. Con l’aggiunta del filtro per particelle, le emissioni inquinanti si riducono addirittura del 95 %.

Il principio del sistema

La nuova tecnica di riduzione degli ossidi d’azoto funziona grazie ad un agente riduttore aggiunto ai gas di scarico.

L’agente riduttore trasforma all’interno del catalizzatore gli ossidi d’azoto (formula chimica NOx) in azoto (N2) e vapore acqueo (H2O), due elementi inoffensivi.

Da parte sua il catalizzatore d’ossidazione consente la post combustione del monossido di carbonio (CO) e degli idrocarburi (HC), che si trasformano in biossido di carbonio (CO2), non tossico.

swissinfo e agenzie

Una nuova tecnologia permette di ridurre radicalmente le emissioni d’ossidi d’azoto dei motori diesel.

Presentata lunedì a Rapperswil, nel Canton San Gallo, la nuova tecnica è stata concepita per gli autocarri, i torpedoni e le macchine da cantiere.

Il sistema sperimentato per oltre un anno e mezzo su un bus di linea che circola nel comune sangallese di Wil.

90, la percentuale d’abbattimento degli ossidi d’azoto
NOx, formula chimica degli ossidi d’azoto, principali responsabili della formazione d’ozono al suolo
30 mila franchi, il costo del sistema di denitrificazione

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